Villa S.Pietro, scatta lo stato di agitazione

I 40 dipendenti della struttura vogliono garanzie sul futuro: preoccupa il continuo esodo di utenti



ARCO. Minacciano di ricorrere allo sciopero se non riceveranno, nei prossimi giorni, rassicurazioni sul futuro dell'azienda e quindi garanzie sul mantenimento dei loro posti di lavoro.

I dipendenti della clinica Villa San Pietro di Arco sono pronti a scendere sul piede di guerra se non raccoglieranno le dovute garanzie dai vertici aziendali e anche dal mondo della politica, in primis dalla Provincia. Ieri pomeriggio si sono riuniti in assemblea per valutare la situazione e decidere il da farsi. Al centro delle loro preoccupazioni, a quanto sostengono gli stessi lavoratori, c'è quello che definiscono «un progressivo esodo degli utenti che si sta registrando nelle ultime settimane». In altre parole, secondo la ricostruzione fornita ieri agli organi di stampa, si starebbe verificando una riduzione del numero di pazienti ricoverati a Villa San Pietro, struttura specializzata nell'accoglienza e nella riabilitazione di persone con gravi disagi psichici.

I motivi alla base di questo «esodo» sono ancora tutti da capire (ed è una delle cose che lamentano i dipendenti) ma ciò che sta mettendo in agitazione il personale è il fatto che a fronte dell'uscita dei pazienti non vi è stata la dovuta compensazione con nuove entrate di utenti. «Le due evenienze non possono non indurre forti preoccupazioni per la tenuta occupazionale del centro – spiega Michele Olivieri della segreteria Fp Cgil del Trentino – in concreto, il pericolo è una dismissione progressiva e silenziosa della struttura. I lavoratori non dimenticano i tentativi di Codess, nel recente passato, di procedere a licenziamenti collettivi o individuali per ragioni economiche, fortunatamente rientrati”. “Per questo motivo – prosegue la nota del sindacato – l'assemblea dei lavoratori ha assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione di tutti i dipendenti della cooperativa. Se nei prossimi giorni non verranno offerte adeguate garanzie sul futuro lavoratorio della struttura, sarà inevitabile il ricorso allo sciopero».

Villa San Pietro dà lavoro ad una quarantina di persone ed occupa, in convenzione con l'Azienda sanitaria di Trento, una quarantina di pazienti. Dal 2010 la gestione è affidata alla cooperativa sociale padovana Codess Sociale che ha in programma la realizzazione di una nuova struttura a Caneve. Il cantiere, in realtà, è fermo da parecchi mesi per questioni burocratiche con la Provincia ma il sindaco Paolo Mattei, in un recente consiglio comunale, ha affermato di aver incontrato i vertici della Codess dai quali ha ricevuto precise garanzie sull'imminente ripresa dei lavori.

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