Villa O Santissima, 55 posti per anziani e studenti 

In circoscrizione Oltrefersina presentato il progetto di co-housing della coop Sad L’assessora Franzoia: «Un investimento per le relazioni tra generazioni» 


di Alice Sommavilla


TRENTO. “Co-housing”, ovvero “abitare collaborativo”, è questa la finalità a cui sarà destinata villa O Santissima, in località San Rocco, dopo il suo acquisto da parte della cooperativa sociale Sad, che sta procedendo ai lavori di riqualificazione della struttura. Cinquantacinque i posti a disposizione nello stabile, che si comporrà di appartamenti privati e spazi comuni dedicati all'aggregazione, nei quali troveranno alloggio anziani autosufficienti e studenti universitari. Se ne è parlato martedì sera nel consiglio della circoscrizione Oltrefersina, alla presenza dell’assessora Mariachiara Franzoia.

«Il progetto- ha spiegato l'assessora alle politiche sociali- si inserisce perfettamente in quello che viene definito welfare generativo. Rappresenta infatti un investimento nelle relazioni positive tra generazioni, con il valore aggiunto di contrastare il problema della solitudine che, complice anche il mutamento sociale, affligge molti anziani. Ci auguriamo che questa modalità di convivenza, che pone a stretto contatto giovani e meno giovani, apra la strada a nuovi progetti di questo tipo, in grado non solo di contrastare la solitudine sempre maggiore degli anziani, ma anche di offrire ai giovani un'esperienza di crescita e confronto costruttiva».

L'accesso a villa O Santissima sarà regolato tramite una valutazione diretta del richiedente, da parte di Sad. Per quanto riguarda la riqualificazione dell'edificio invece, verranno operate modifiche volumetriche ed energetiche, per rendere la struttura più “green” grazie all'uso di materiali naturali e al fotovoltaico. Le spese non saranno finanziate da risorse pubbliche, ma saranno interamente a carico della cooperativa. Altra novità riguarda l'approvazione del disciplinare che regolamenta la gestione degli orti che il comune affida a scopo di autoconsumo. Grazie a questa direttiva infatti, il regolamento risulta essere uguale per tutte le circoscrizioni interessate dal progetto. «La nostra circoscrizione dispone di nove lotti di terra, situati in via San Bartolomeo- spiega la presidente Simonetta Dellantonio- il circolo anziani, in collaborazione con la circoscrizione si è offerto di occuparsene. Da tempo mi è stato chiesto che almeno due di questi lotti vengano riservati a progetti di natura socio-didattica, e a breve presenterò ufficialmente la domanda alla giunta comunale. Il primo progetto vede coinvolte la scuola materna di SanBartolomeo e l'istituto comprensivo Trento 3 per un'attività transgenerazionale che vedrà i bambini affiancare gli anziani nella coltivazione. La seconda proposta, arriva invece dalla coop Sad che in collaborazione con Uisp inaugura il progetto “La vecchiaia che vorrei”, per trasformare la presa in carico di un orto in qualcosa che possa aiutare gli anziani a far fronte alla solitudine. Entrambe le iniziative ci sembrano meritevoli e per questo ci auguriamo di poterle mettere in pratica al più presto».















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