Vigo di Fassa, va in municipio in pigiama per lavarsi: "A casa mia non c'è l'acqua"
Singolare protesta di una donna nella località turistica trentina: "Sono esasperata, da anni nessuno risolve il mio problema"
VIGO DI FASSA. Si è presentata in municipio in pigiama, con tutto l’occorrente per la toeletta mattutina. Ha chiesto di potersi lavare dentro i bagni del palazzo comunale.
Perchè? Perchè a casa sua, dove vive con marito e figlio, manca l’acqua. E le lamentele finora non hanno avuto esito.
Così Maria Colombo Bernard, di Vigo di Fassa, nota località turistica del Trentino, ha messo in atto la sua protesta.
Per evitare sorprese o “conflitti” si era premunita: la protagonista della protesta si era fatta accompagnare dai carabinieri, che erano stati avvisati, i quali l’hanno seguita con discrezione.
Una volta in Comune ha ricevuto un’acoglienza senza impaccio da parte del vicesindaco Guido Bernard.
Solo più tardi si sono registrate alcune espressioni di commento infastidito circa l’opportunità della sceneggiata. Tuttavia, con qualche imbarazzo è stata accompagnata nel locale adatto per la pulizia del viso e dei denti. Ma niente doccia: tassativo.
Il vicesindaco ha ammesso - non poteva davvero fare altro - la natura del problema che si trascina da anni. E finite le sue abluzioni, Maria Colombo spiega la situazione.
«Sono esasperata, al limite della sopportazione e in prossimità di guai fisici ben più gravi. E’ da dieci anni che l’acqua mi arriva a singhiozzo, talvolta i rubinetti rimangono a secco a lungo condizionando parecchio l’organizzazione del lavoro famigliare. E danneggiando gli elettrodomestici che ho dovuto far riparare o cambiare per la improvvisa carenza idrica che non mi è certamente segnalata».
Mostra un idrante installato vicino a casa sua, a sue spese. «Ma alla bisogna - dice - è inutilizzabile se non c’è acqua».
Un particolare che, dopo reiterate segnalazioni a chi di dovere, ha fatto presente all’Ispettore distrettuale dei vigili del fuoco. «Neanche i contatori abbiamo potuto istallare per la pressione inesistente o comunque insufficiente mentre la fattura, il conto dell’acqua che è stabilita a forfait è puntuale e salata. Sembra una presa in giro, ma conti alla mano è così.
«Oltre ai danni anche le beffe» - aggiunge Maria Colombo mentre segnala di essersi rivolta dappertutto ottenendo solo promesse e rimpalli di responsabilità.
Scaricabarile - dice - fra i comuni di Vigo e Pozza che gestiscono in “condominio” l’acquedotto di Soial.