Vigiliane, tutto l’orgoglio del “patron” Malossini
«Successo mai visto: la miglior edizione di sempre, almeno della mia gestione» In forse la sua guida nel 2013. E per la successione lancia Ileana Sontacchi
TRENTO. Giusto in tempo per il trentennale, potrebbe essere una donna il prossimo patron delle Feste Vigiliane. Se mai Guido Malossini, da 13 stagioni al comando (su 29 edizioni), lasciasse. Che ogni anno, arrivato alla fine sfinito - «ho perso 6 chili» - ci pensa. Per poi tornare sulle sue. Quindi il condizionale è d’obbligo ma visto che, per la successione, il patron fa un nome, quello di Ileana Sontacchi, dipendente del comitato organizzatore - «bravissima, preparata, da 9 anni mia stretta collaboratrice» - è perlomeno un indizio.
Allora, patron, ci sta pensando, a lasciare?
Alla fine sono stanco morto. Si lavora tutto l’anno. Appena finita un’edizione si pensa già alla prossima. Mica ho deciso, mica dipende solo da me, c’è un comitato di oltre 80 persone. Ma è anche vero che ci vuole un impegno fisico notevole. E non ho più quarant’anni. A tempo e debito si dirà, semmai. Vediamo, vediamo. Adesso chiudiamo quest’edizione e vado un po’ in ferie.
Il bilancio di quest’anno?
Buono, positivo. La migliore edizione di sempre, almeno della mia gestione.
Cosa la rende così sicuro?
Innanzitutto il tempo, determinante. Sempre bello, non come altre volte. E poi la partecipazione. Anche da fuori provincia, dal Veneto, pure dall’estero. Solo per la Notte Magica oltre 150 mila persone.
E qual è il segreto?
È un bel programma, interessante, per tutti, per i giovani e i meno giovani. Quest’anno abbiamo puntato sui bambini, dentro il parco dell’arcivescovo. Pensi, poi, al corteo storico. È stato spiegato nei minimi particolari, costume per costume. Abbiamo incuriosito, informato, con lo speaker dal palco.
Qualche novità per la prossima edizione, sempre che lei sia ancora alla guida?
No comment. Ma mi lasci ringraziare sponsor e Centro S. Chiara e dare qualche cifra.
Prego, snoccioli pure.
La mattina dopo la Notte Magica in piazza Duomo sono andati via 8.500 caffè e 190 chili di pane dolce. I panificatori ne hanno sfornato in neanche una settimana 6 quintali. Oltre 3 mila volontari e non hanno contribuito alla riuscita.
Son numeri. E i soldi?
Le Feste costano 550 mila euro, circa la metà arrivano dagli sponsor, gli altri da Comune, Provincia e Regione. Le Vigiliane, nel loro genere, sia chiaro, sono l’evento più importante del Trentino.
La ricetta del successo?
Essere forti nell’organizzazione, creativi, mantenere i capisaldi ma, intorno a questi, saper costruire un programma.
Le hanno pure ammaccato l’auto.
Cosa vuole, ci sta. Con tutta quella gente, lo si mette in conto.
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