Vie del centro vigilate dagli speed-check

Nuovi limiti di velocità: troppi ancora non li rispettano, l’amministrazione comunale passa alle maniere forti


di Gianluca Marcolini


ARCO. Il tempo delle buone maniere, della linea morbida e della tolleranza sta per scadere. A dire il vero è già terminato. Tra qualche settimana gli automobilisti che attraverseranno il centro di Arco dovranno tenere gli occhi ben aperti se non vorranno finire immortalati dall'autovelox e vedersi recapitare a casa quell'insopportabile raccomandata color verde che prelude ad un alleggerimento del portafoglio.

L'amministrazione comunale ha deciso che la sperimentazione può dirsi conclusa e anche che è giunto il momento di passare alla fase successiva, quella del pugno di ferro. Un'accelerazione imprevista rispetto alla tabella di marcia originaria. Tutta colpa della scarsa attenzione alla segnaletica fin qui mostrata dagli arcensi e da tutti coloro i quali si trovano a transitare per Arco. Non è necessario indossare la divisa della Polizia locale, infatti, per rendersi conto di quanto poco rispetto vi sia per i limiti di velocità imposti dal piano urbano della mobilità, approvato oltre due mesi fa dal consiglio comunale. Difficile trovare auto e moto che non superino i 30 chilometri orari di velocità in barba alle “nuvolette” dipinte sull'asfalto che richiamano all'osservanza delle nuove disposizioni. «Abbiamo dato ai cittadini la possibilità di prendere confidenza con i nuovi limiti di velocità stabiliti dal Pum e adottati dal consiglio – commenta l'assessore alla mobilità Roberto Bresciani – ma evidentemente le raccomandazioni non bastano o non vengono prese nella dovuta considerazione. Ecco perché si è deciso di passare alla fase successiva. Nei prossimi giorni mi incontrerò con il comandante della Polizia locale Ivano Berti per organizzare l'intervento: installeremo almeno cinque-sei “speed-check”, quelle colonnine fisse che rilevano la velocità e naturalmente fanno partire la contravvenzione». Gli “speed-check” non sono altro che degli autovelox permanenti, apparecchi generalmente di colore arancione come quelli che si possono trovare sulle strade delle Giudicarie dirette a Tione. Toccherà all'amministrazione comunale e alla Polizia locale decidere dove e come collocarli. Il controllo è automatico: chi supera il limite viene fotografato e quindi sanzionato. Il piano urbano della mobilità ha come obiettivo ridurre la mole e la velocità del traffico transitante per il centro città e le "gentili" nuvolette, fino ad ora, non ha sortito gli effetti auspicati. Il periodo di transizione sta quindi per terminare, ora si comincia a fare sul serio e chi sgarra paga.













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