Via Calepina, le Poste si fanno un centro commerciale
Niente vendita ai privati (come ipotizzato) del palazzo dopo i lavori di ristrutturazione Comune pronto al cambio di destinazione urbanistica: ora si attende il progetto
TRENTO. Poste Italiane potrebbe non cedere affatto a privati il palazzo di via Calepina. Starebbe invece pensando di ristrutturarlo a proprie spese, per poi trasformarlo in un centro commerciale da gestire in proprio. Un’operazione dai tempi non esattamente brevi, che dovrà passare anche per un cambio di destinazione urbanistica da parte del Comune, ma che nelle ultime settimane sembra fare passi avanti, proprio per quanto riguarda l’“utilizzatore finale” dell’edificio. Un segnale importante viene dalla Provincia, dove nei giorni scorsi si sono recati alti responsabili di Poste Italiane per verificare se vi fossero ostacoli legislativi circa un futuro commerciale della struttura. Nessun paletto, è stata la risposta, anzi: la filosofia della legge Olivi punta proprio ad incentivare il recupero del patrimonio edilizio già esistente, di fatto liberalizzando l’attività commerciale nei centri storici. E altri incontri sono poi seguiti a palazzo Thun, direttamente con il sindaco Alessandro Andreatta. Che ha ribadito di vedere con assoluto favore la nascita in via Calepina di un polo del commercio integrato, una sorta di hub per negozi e terziario. Va detto che ad oggi in Comune ancora non è stato presentato formalmente alcun progetto di ristrutturazione. Ma ci si sta lavorando.
Nelle scorse settimane era trapelata la notizia di un’analisi di fattibilità, in corso, da parte di uno studio di architettura cittadino. La novità è però che non si tratterebbe di un progetto commissionato in vista di una cessione dell’immobile ad un gruppo immobiliare trentino, per una successiva operazione di vendita o affitto dei singoli spazi commerciali. Quando la richiesta di variante al Prg sarà formalizzata, insomma, e una volta portati a termine i lavori di ristrutturazione, l’attuale proprietario non cederà le mura. Il nuovo polo commerciale verrà dunque gestito direttamente da Poste Italiane, al massimo attraverso una società di propria emanazione. Come sembra tra l’altro che stia accadendo anche a Perugia, città non troppo dissimile da Trento per dimensioni, popolazione, tessuto urbanistico e presenza dell’università. Anche là infatti da diversi anni Poste Italiane è alle prese con il riutilizzo di un proprio palazzo di pregio: si trova in piazza Partigiani, a due passi dall’arrivo delle scale mobili che portano al cuore della città. Dopo aver visto anche lì fallire diversi tentativi di vendita in blocco dell’immobile, Poste Italiane avrebbe dunque deciso di procedere in proprio alla ristrutturazione (che infatti è appena partita), per poi gestire l’operazione polo commerciale. Un altro segnale dunque, che a Trento pure è stato accolto dal Comune con soddisfazione.
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