Vescovo trentino investe e uccide un contadino in Brasile
Don Guido Zendron, dal 1993 missionario in Brasile, ha investito con il suo Suv un contadino in bici vicino al villaggio di San Josè, a Jeremoabo. L'uomo, di 62 anni, è morto sul colpo
TRENTO. Un drammatico incidente ha coinvolto nei giorni scorsi a Jeremoabo, nello stato brasiliano di Bahia, il vescovo trentino Guido Zendron. Il religioso, dal 1993 missionario in Brasile, con la sua auto ha investito e ucciso un contadino che viaggiava in sella ad una bicicletta, Josè Luiz da Silva, nei pressi del villaggio di San Josè, a Jeremoabo. Dalla ricostruzione sembra che l’uomo, di 62 anni, sia morto sul colpo nell’impatto con il suv, mentre il vescovo pare non abbia subito conseguenze nell’incidente.
La notizia è arrivata in Trentino attraverso i siti internet dei giornali brasiliani, che hanno riportato l’accaduto con grande evidenza. La morte del contadino ha infatti scosso profondamente tutta la comunità di Paulo Afonso, la diocesi dove Zendron è stato ordinato vescovo nel maggio del 2008 da papa Benedetto XVI dopo anni di missione in Brasile.
Don Guido, 56 anni, originario di Lisignago in val di Cembra, è stato consacrato sacerdote il 26 giugno 1978. In Trentino ha lasciato un ottimo ricordo di sé nelle comunità che ha guidato. Fino al 1986 è stato vicario parrocchiale a Pergine, poi parroco a Vigolo Vattaro fino al 1993. Quindi la scelta di diventare missionario, in Brasile, nella missione di Chapada do Rio Vermehlo, la grande favela nel centro di Salvador de Bahia, e in altre realtà della metropoli brasiliana. Qui ha realizzato una casa sociale-scuola materna e riorganizzato la chiesa, impegnandosi nel progetto educativo 'Alvorada', due scuole con 700 ragazzi, e nella costruzione di case di accoglienza. Due anni fa la festa a Lisignago per la consacrazione a vescovo di Paulo Afonso, sempre nello stato di Bahia, una diocesi di 359 mila persone, 264 mila delle quali sono cattoliche.
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