Vervò, è arrivata la deroga e il campo di volo ora è regolare
Il Comune rilascia la concessione edilizia per hangar e opere già realizzate dall’Avio Club Piergiorgio Comai: «Non è stato seguito l’iter burocratico corretto previsto da uno Stato di diritto»
VERVO'. Alla fine tutti i tasselli del campo da volo sono andati a posto e come previsto la concessione in deroga (con sanatoria per l'hangar e lavori già eseguiti) è stata rilasciata dal comune di Vervò.
Il commento di Piergiorgio Comai, portavoce del malcontento suscitato in paese da questa vicenda che ha spaccato la comunità, è un misto di amarezza e delusione perché, asua detta, per giungere al traguardo le procedure sono state piegate all'esigenza di un privato (Michele Roncador, rappresentante legale dello Sporting Aero Club Vervò). «Nulla di personale, la pista non mi da fastidio e neppure l'hangar mi sta addosso, ma vorrei che in uno Stato di diritto si ottenga la concessione come prevede un iter burocratico corretto. Questo non mi sembra il caso», scrive Comai.
La storia dell'area da volo in località Grum, esteso rilievo di campagna a quota 950 metri a nord ovest di Vervò, ha inizio il 13 maggio 2009 quando un imprenditore di Nave San Rocco, Michele Roncador, deposita la richiesta di fattibilità di un'area campo da volo con hangar. Impossibile per il Comune accoglierla e allora, per poter almeno liberare la superficie (circa 2.000 metri quadri) da arbusti e piante, la domanda è trasformata in “cambio coltura” per coltivare foraggio con livellamento idoneo alla semina. Cambio autorizzato nel maggio 2010. Nel febbraio 2011 Roncador comunica l'avvio di opere precarie con lo scavo di un tunnel “in anima piena” e copertura con telo, amovibile. Nel giugno successivo la Forestale, con verbale contesta i lavori in quanto lo sbancamento ha superato il metro autorizzato e la destinazione d'uso, invece che prato stabile per foraggio come richiesto, è “campo di decollo e atterraggio di un ultraleggero”, e il “precario” è in realtà un hangar: utilizzi in contrasto con una zona a vincolo idrogeologico. A questo punto viene fatta richiesta di concessione in sanatoria (17 giugno 2011) che non ha esito, fino a quando, dopo una serie di pareri legali richiesti anche dal Comune, il 23 gennaio 2012 lo Sporting Avio Club Vervò presenta istanza di “deroga urbanistica in sanatoria”. Adesso la conclusione con la concessione edilizia “per la movimentazione terreno per realizzare il campo di volo sportivo e installazione tunnel amovibile”.
Il contributo di concessione è fissato con raddoppio a 6.328 euro oltre a 1.575 euro per la sanatoria, importi pagati il 12 dicembre scorso. Tutto chiaro? No almeno per Comai che sottoliena come la deroga è stata rilasciata senza alcuna prescrizione e che l'hangar non è “amovibile” come recita la sanatoria, ma “fisso” come si deduce dal sito internet dell'Avio Sporting Club tanto che può contenere ben 5 aerei.
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