Vecia ferrovia, sabotaggio nella notte

Decine di alberi tagliati durante la notte lungo il percorso. Solo l’intervento dei vigili del fuoco ha potuto salvare la gara


di Luciano Chinetti


CASTELLO DI FIEMME. Nessuno se l’aspettava un atto di sabotaggio alla “ Vecia ferovia dela val di Fiemme”, la straordinaria gara di mountain bike disputata domenica mattina sullo storico tracciato del trenino che univa Ora e Predazzo e che ha fatto la sua ultima corsa il 12 gennaio del 1963. Ma invece è successo, con decine di alberi a terra, proprio lungo il percorso dove sarebbero passati i ciclisti, lasciando tutti (organizzatori, atleti e cittadini) increduli e con grossi punti interrogativi.

L’allarme è partito solo alle 7 del mattino di domenica con una chiamata al comandante dei vigili del fuoco di Castello Luigi Bonelli. Il comandante ha subito chiamato via radio la squadra dei vigili del fuoco di Castello, poi quella di Molina. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul tracciato della Vecia Ferovia nei pressi della pineta di Brozin , a ovest dell’abitato di Castello si sono resi conto che il lavoro da fare era molto: le piante a terra, tagliate in malo modo, con i tronchi che sporgevano dal terreno di otre 50 centimetri (probabilmente per la fretta, con il timore di essere sorpresi) erano oltre una sessantina.

Si tratta di larici, pini di pregio e anche di grandi dimensioni. In soccorso ai vigili del fuoco del comune di Castello sono arrivati anche i vigili del fuoco di Carano ed anche quelli di Cavalese. Sono stati naturalmente avvertiti i carabinieri della Compagnia di Cavalese, che dopo i primi accertamenti hanno avviato le indagini ed hanno incominciato a sentire le prime testimonianze. Secondo la ricostruzione di alcuni abitanti della frazione di Predaia le motoseghe sono entrate in azione ancora nella notte di sabato verso le 23. Qualcuno le ha anche scambiate per il rombo delle moto da cross, visto che era molto improbabile che a quell’ora ci fosse qualcuno intento a tagliare la legna.

Una trentina di vigili del fuoco volontari hanno lavorato per oltre due ore e mezzo per tagliare i rami e togliere fusti e ramaglie dal tracciato. Sul posto è stato fatto intervenire poi il titolare dell’azienda boschiva di Vitale Giacomelli di Molina che con il trattore e la gru ha provveduto a spostare i grossi tronchi dalla carreggiata rendendo così il percorso ciclabile perfettamente agibile.

L’atto di sabotaggio perpetrato nella notte fra sabato e domenica non ha alcuna spiegazione plausibile. L’unica ipotesi è che gli autori avessero intenzione di danneggiare il Comitato organizzatore della competizione con l’obiettivo probabilmente di ottenere una modifica del tracciato e fare in modo che arrivi più vicino ad alcune attività commerciali e turistiche di Castello. In assenza di rivendicazioni (e in attesa di sviluppi nelle indagini) sono naturalmente solo ipotesi che dovranno essere valutate e dovranno trovare qualche riscontro.

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