Vasco Rossi: «La mia prima volta a Trento sul camion di papà»
Il cantante racconta il viaggio in città quando aveva 22 anni: «All’andata mi addormentai come un sasso, al ritorno lo feci fermare in ogni autogrill»
TRENTO. “Con Trento ho un legame molto particolare. Ricordo come sono venuto qui per la prima volta. Avevo 22 anni, facevo l’università, e volevo fare un viaggio con mio padre e col suo camion per vedere com’era… …la sua realtà”.
A raccontare la sua “prima volta” a Trento è lo stesso Vasco Rossi, che è attesto da oltre 100mila fan il 20 maggio sul palco della Trentino Music Arena, sui social.
"Ci ero salito solo quando ero molto piccolo… Così partimmo che erano circa le tre del mattino, io non ero andato a letto, a quei tempi prima delle 4 non si andava a dormire.
Mi sdraiai sulla brandina che c’era dietro e mi addormentai come un sasso, non fui certo di compagnia… Quando aprii gli occhi gli chiesi dove eravamo. “Siamo a Trento”.
Eravamo già sulla strada che portava alla cava di Porfido, materiale che sarebbe poi partito per New York. Al ritorno la sua andatura moderata mi faceva quasi impazzire.. gli chiedevo : “ma perché non vai un po’ più forte”?
“Io faccio gli 80 e non mi fermo mai, quegli altri van forte, poi si fermano a bere il caffè, alla fine arrivo sempre prima io”. Bé, a farlo arrivare dopo tutti quella volta ci pensai io, lo feci fermare a tutti gli autogrill che c’erano. Ogni volta con una scusa… E lui, con molta pazienza, si fermava sempre.
In questi giorni a Trento mi hanno parlato di un anziano signore di queste parti che , per lavoro, conosceva mio padre e mio zio.. Alla domanda “ma tuo figlio prenderà in mano il camion ? mio padre rispose: “Ma…per adesso canta..”.