Vandalismi e cacca in piazza: scoperti grazie alle telecamere
Quattro ragazzi (uno già identificato) sono stati ripresi mentre devastavano le fioriere del Comune. Mezz’ora di filmato in cui il gruppetto di giovani “gioca” attorno al cannone della Grande Guerra
ROVERETO. Si vedono sbucare da via Portici, la data è il 3 giugno, all’una e 10 del mattino. Due hanno i capelli lunghi, uno ha un taglio più corto, e poi c’è una ragazza. Tutti e quattro dimostrano circa vent’anni. Nelle immagini riprese dalle telecamere è documentato tutto, compresi i danneggiamenti che il quartetto ha compiuto in circa mezz’ora in piazza Podestà. Ora le immagini, in cui si riconoscono benissimo i volti, sono al vaglio dei vigili urbani, i quali hanno identificato con sicurezza uno di loro e a breve contano di riuscire a dare un nome anche agli altri tre.
Una volta identificati, i quattro giovani verranno denunciati per danneggiamento aggravato. Il blitz all’insegna dell’insensato è iniziato in un’ora poco frequentata, in special modo la domenica sera (anche se ormai era già lunedì mattina). Il quartetto non si deve essere reso conto di essere filmato dalle telecamere. I quattro ragazzi si comportano come se solo dai passanti arrivasse la “minaccia” di essere visti. Infatti si guardano un po’ intorno, attendono che un’utilitaria sfili verso via Bertolini, poi si dirigono verso il cannone Skoda, residuato della Grande Guerra, e uno di loro sale a cavalcioni della bocca di fuoco. Un altro, rimasto a terra, estrae il suo smartphone e inizia a fotografare l’amico sul cannone. Il gioco si fa più partecipato, salgono in due, poi in tre. Foto ricordo, forse qualcuno gira anche un video (questa almeno è l’impressione, assistendo al filmato delle telecamere). Intanto uno del quartetto, non sapendo come ammazzare il tempo, prima se la prende con le fioriere di palazzo Podestà, strappando i fiori. Poi scrolla un cartello stradale, quello all’incrocio tra la piazza e via della Terra. Lo scuote sempre più forte, fino a che il palo si piega. Mano a mano che passa il tempo i ragazzi si fanno sempre più audaci (al mattino verranno ritrovate delle feci umane davanti al cannone, ma non è possibile attribuire il gesto con sicurezza: quella è l’unica zona fuori campo per le telecamere) e persino il passaggio di auto e persone a passeggio non li fa desistere. Anzi, si comportano con noncuranza, come se non stessero facendo nulla di sbagliato.
I danni, alla fine, non sono enormi. Un palo di alluminio sostituito (quello del cartello stradale) e i fiori devastati. Ma al di là della lista delle spese, è forse la prima volta in città che le telecamere smascherano autori di vandalismi. Non passeranno molti giorni prima che i quattro ragazzi vengano identificati, e a questo punto converrebbe loro presentarsi al comando cospargendosi il capo di cenere, ammettendo di aver compiuto una ragazzata senza alcun senso che però danneggia anche loro stessi (in quanto co-proprietari della cosa pubblica) oltre alla città. Forse un comportamento meno sfrontato rispetto a come si nota nell’istruttivo video e la disponibilità nel farsi carico delle proprie responsabilità farebbe una migliore impressione sulla magistratura. Certo, la figura fatta non è edificante, ma non è improbabile che rivedendosi in video qualcuno di loro si vergogni a tal punto da volersi scusare di persona.
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