Vandali contro la memoria rubata la corona di Manci

Apposta dall’Anpi in galleria Partigiani venerdì, è stata rubata dopo poche ore. Schmid chiede un incontro urgente col questore: «Atti che oltraggiano Trento»



TRENTO. È rimasta al suo posto, ad omaggiare la targa che ricorda Giannantonio Manci, solo poche ore. Poi i vandali l’hanno levata per farne chissà che cosa. Un gesto incivile che è stato durante criticato dall’Anpi e che lascia l’amaro in bocca a tutti. Non può essere il valore economico della corona d’allora a muovere le mani dei vandali ma solo il significato che questa ha per la società civile e per i famigliari dell’antifascista. E si tratta del terzo caso simile avvenuto in città del giro di un paio di mesi. Una situazione intollerabile ed è anche per questo che il presidente provinciale dell’Anpi, Sandro Schmid chiede un incontro con il questore. «Venerdì in Galleria dei Partigiani è stata posta una corona nell'anniversario del sacrificio del martire della Resistenza trentina conte Giannantonio Manci. La manifestazione - spiega lo stesso Schmid - con la presenza delle autorità, dei familiari di Manci, e di numerose associazioni combattentistiche è stata molto significativa. In questa occasione ho anche denunciato che ormai da alcuni anni le corone che sono deposte alle targhe e ai monumenti che celebrano la Liberazione d'Italia, dopo poco tempo sono distrutte o asportate. Le corone che assieme avevamo deposto in occasione anche della scorsa ricorrenza 25 Aprile hanno fatto la stessa fine. Unica eccezione quella posta alla Provincia in ricordo degli ex internati militari che hanno detto di no al fascismo, probabilmente perché è l'unica ad essere osservata da una telecamera. Questa volta gli autori di questi atti inqualificabili e oltraggiosi, hanno agito subito. Nella notte la corona dedicata alla medaglia d'oro al valor militare Giannantonio Manci è stata ancora una volta rubata. Questi episodi e i ripetuti sfregi alla stessa sede dell'Anpi si stanno ripetendo da alcuni anni. La natura politica di questi vandalismi che oltraggiano non solo la memoria dei martiri della Libertà ma della stessa città di Trento medaglia d'oro al valor militare per i meriti della Resistenza, è evidente che sia opera di nostalgici del neofascismo locale». E quindi l’appello alle forze dell’ordine cui l’Anpi ha spedito la lettera. «Chiediamo di identificare e colpire gli autori di queste azioni incivili e criminali in modo che non si debbano più ripetere». E la richiesta dell’incontro personale e urgente con il questore.

Gli altri due episodi denunciati dall’associazione dei partigiani risalgono a maggio quando fu rubata la corona posta poco prima nella galleria dei Partigiani e quindi quella che ricordava i martiri di Cefalonia e che fu distrutta sul monumento che è stato eretto in largo Pigarelli, davanti al tribunale. Altri due gesti inqualificabili.

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