Valsugana, i grisentiani escono allo scoperto
Presentazione di Progetto Trentino in piazza a Borgo. Con il coordinatore Galvan ci sono Sglavo, Segnana e Meggio
BORGO. Presentazione ufficiale per Progetto Trentino a Borgo. Nel gazebo allestito in piazza Martiri c'è il coordinatore per la Valsugana Orientale e Tesino, l'assessore di Borgo Enrico Galvan. Con lui l'ex sindaco di Roncegno Vincenzo Sglavo, le assessore alle politiche sociali di Borgo e Grigno, Maria Elena Segnana e Nadia Meggio. Sono solo alcuni dei volti noti del territorio che hanno deciso di sposare il nuovo progetto politico di Silvano Grisenti. Chi fuoriuscito dal centro destra, come Galvan, che ha rassegnato le dimissioni da coordinatore del Pdl di valle, chi dall'Upt. «Tutti scottati da una situazione politica non più rispondente alle necessità della gente. Io ultimamente passavo tre quarti del tempo a giustificare le sciocchezze che facevano a livello nazionale. Ci siamo messi insieme, lavorando ad un progetto che parte dai contenuti, dai bisogni del territorio», aggiunge.
La prima domanda nasce spontanea: com'è la situazione nella maggioranza del capoluogo valsuganotto, visto che tre assessori, un consigliere ed il presidente del Consiglio stanno con Progetto Trentino mentre il sindaco è tra i promotori di Civica Trentina? «Nessun problema, non c'è la volontà di creare gruppi diversi all'interno del consiglio - spiega Galvan- Fabio (Dalledonne, ndr) da un po' ha iniziato il percorso con Civica ma la volontà in visione delle provinciali è quella di creare una squadra, separati come liste ma magari con un unico candidato presidente»,
Cosa dice Progetto Trentino per la Bassa Valsugana ed il Tesino? La bozza delle proposte sarà pronta per settembre, ma qualche anticipazione già c'è. In primis il sì alla Valdastico. «Siamo favorevoli a quest'opera, servono strutture e mobilità al territorio», continua Galvan. Quindi i tagli alla politica, partendo dalla rivisitazione (cancellazione?) delle Comunità di Valle. «Bastano due livelli politici, Provincia e Comuni. Per me la Comunità dovrebbe avere solo carattere amministrativo, con il personale che gestisce i servizi per i Comuni. Il suo ruolo politico invece rallenta tutto, è una maggior burocrazia che incide sulla crescita del territorio». E poi lavorare subito alla sburocratizzazione, snellire il sistema, ma anche il no ai contributi a pioggia, solo a chi ha basi solide e garantisce un riscontro dell'investimento pubblico sul territorio, attraverso nuovi posti di lavoro. Sul tema ambientale? «Siamo per l'assoluto rispetto delle norme e regole vigenti. Con la Provincia che deve essere garante, controllore, supervisore, e non delegare ai Comuni questa responsabilità», spiega l'assessore. E poi? «Si parka di recupero dei centri storici e delle zone rurali, della costruzione di un turismo che porti economia ma al contempo dia soddisfazione alla Comunità in cui è inserito - continua Galvan -, attraverso la creazione di marchi di prodotto, di filiere di produzione, lavorando con Apt e associazioni. Serve una politica turistica nuova, non interventi a spot». E conclude: «La Valsugana deve responsabilizzarsi: la valle deve essere ben rappresentata in Provincia».
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