«Valdastico, Trentino immobile»
Schneck attacca Pacher: «Starete fermi per altri 30 anni»
TRENTO. Questa mattina a Vicenza si discuterà della Valdastico, ma senza gli amministratori trentini che hanno già fatto sapere che sul nostro territorio non si accettano imposizioni dal Veneto. I vertici della Serenissima, la società che gestisce l'autostrada Brescia-Padova e la cui concessione dipende proprio dal progetto della Valdastico che deve essere consegnato entro l'anno prossimo, però vanno avanti lo stesso.
Il presidente della Serenissima, nonché presidente della provincia di Vicenza, Attilio Schneck, anzi attacca duramente il vicepresidente della provincia di Trento Alberto Pacher che ieri aveva detto che il Trentino non vuol essere il canale di scolo del Veneto.
Il presidente vicentino è secco: «Invece di confrontarsi serenamente e senza pregiudizi di sorta su un progetto concreto e realizzabile come la Valdastico nord nel convegno di oggi alla Fiera di Vicenza a Trento si preferisce sparigliare ancora una volta le carte sul tavolo, ben sapendo che l'obiettivo finale è l'arrivare ad un bel nulla per almeno altri trent'anni». Il presidente della Brescia-Padova giudica quella di Pacher sul progetto alternativo in Valsugana una «posizione insostenibile, sia dal punto di vista trasportistico, che da quello economico e giuridico. Quelle di Pacher sono solo cortine fumogene alzate ad arte per non decidere nulla. Guarda caso, proprio in vista del traguardo di trasformare da idea cullata per anni in realtà concreta un importante opera pubblica strategica per il NordEst e per l'Italia come la Valdastico, gli amministratori di sinistra che governano il Trentino si risvegliano e iniziano a lanciare a raffica progetti alternativi, alcuni dei quali anche avveniristici, e come tali destinati a rimanere inesorabilmente sulla carta, come la galleria della Valsugana in destra Brenta che lo stesso Pacher definisce autostrada impropria». Secondo Scheck, invece, le stesse «categorie economiche trentine e gran parte del mondo politico trentino vedono il completamento della Valdastico in territorio trentino come un toccasana per risolvere parte dei tanti problemi infrastrutturali che questa provincia autonoma ancora ha». Infine, Scheck confuta le tesi trentine sul rischio economico legato alla Valdastico nord - «un bagno di sangue dal punto di vista economico» è la frase che attribuisce a Pacher. «Ci piacerebbe sapere il perchè, visto che la logica che sta dietro al progetto Valdastico da parte della sua proprietà, l'Autostrada Brescia-Padova Spa, è la stessa dell'Autobrennero nei confronti del tunnel ferroviario del Brennero».
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