«Vaccinazioni, andremo a tutti i colloqui»
La scelta delle famiglie per prendere tempo: «Assurdo escludere i bambini da scuola a metà anno»
TRENTO. Le lettere con la richiesta di mettersi in regola con le vaccinazioni obbligatorie sono arrivate da tempo, ma le famiglie che hanno scelto di non sottoporre i propri figli al percorso previsto dalla legge chiederanno uno (o più) colloqui con i medici dell’azienda sanitaria. Tutto questo mentre (come abbiamo scritto sul Trentino di ieri) entra nel vivo il percorso per regolarizzare bambini e ragazzi di età variabile tra i 6 e i 16 anni. In questo caso chi non rispetterà la legge sarà raggiunto da una sanzione, ma il vero punto è l’esclusione dalle scuole per l’infanzia (nidi e materne) prevista per i bambini di età variabile tra 0 e 6 anni. «Il nostro consiglio è di chiedere un colloquio con l’autorità sanitaria» spiega Patrizia Filippi, presidente del comitato vaccinare informati. «Ci potranno essere uno o più colloqui nel corso dei quali i genitori potranno fare tutte le domande che ritengono necessarie. Solo dopo i colloqui potrà scattare l’eventuale esclusione dalle scuole per l’infanzia, che noi preferiamo chiamare con il suo nome, cioè espulsione. Si tratta di una cosa che il Trentino poteva evitare, seguendo la strada di altri enti locali dove i bambini in ogni caso termineranno l’anno scolastico che hanno iniziato».
Secondo Patrizia Filippi per alcune famiglie oltre al danno potrebbero arrivare anche le beffe: «Pensiamo a chi ha avuto figli danneggiati dai vaccini e ora, dopo aver deciso di non sottoporre alle vaccinazioni obbligatorie gli altri figli, rischia di ritrovarsi con i bambini esclusi dalle scuole per l’infanzia. E’ anche per queste persone che portiamo avanti la nostra battaglia che non si limita naturalmente a stare accanto alle famiglie che hanno fatto questa scelta, ma ha l’obiettivo di arrivare all’abrogazione della nuova norma sull’obbligo delle vaccinazioni.
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