Va a sistemare il tetto e cade da 10 metri: grave
Politraumi e fratture multiple per Giancarlo Toniolli, 67 anni di Ronzo Chienis L’uomo trasportato con l’elicottero al Santa Chiara: è in rianimazione
RONZO CHIENIS. Era salito sul tetto di casa sua per sistemare alcune tegole che maltempo e vento, nel corso dei mesi, avevano un po’ spostato. Ma qualcosa non è andato come previsto e Giancarlo Toniolli, 67 anni, di Ronzo Chienis, è precipitato al suolo da un’altezza di 10/12 metri, riportando gravi ferite.
Tutto è accaduto attorno poco prima delle 16 di ieri, in via 1° Maggio, dove l’uomo risiede con la famiglia. Tutto sembrava filare liscio fino a quando, per cause ancora in via d’accertamento, Toniolli è scivolato. La notevole pendenza del tetto ha fatto il resto: l’uomo deve avere avuto appena il tempo di capire cosa stava accadendo, tanto che è riuscito ad aggrapparsi alla grondaia. Un gesto disperato che ha solo ritardato la caduta, ma che forse gli ha salvato la vita. Oltre a ridurre di un po’ l’altezza, infatti, Toniolli è precipitato in piedi. Questo gli ha causato gravi lesioni agli arti inferiori e al bacino, che hanno riportato numerose fratture, ma ha evitato che l’uomo rovinasse sull’asfalto sottostante con il capo. Eventualità, questa, che avrebbe senza dubbio avuto esiti fatali.
L’allarme è stato immediato: dal Santa Maria del Carmine di Rovereto sono subito partiti i sanitari del 118 con l’ambulanza, ma la gravità della situazione ha convinto gli operatori della centrale di Trento a inviare a Ronzo Chienis anche l’elicottero di Trentino Emergenza. I soccorsi a Toniolli, rimasto sempre cosciente, sono stati tempestivi e, dopo averne stabilizzato le condizioni, il sessantasettenne è stato trasferito al Santa Chiara di Trento. Nell’ospedale del capoluogo, è stato sottoposto ad una lunga serie di esami che hanno evidenziato le molte fratture, ma nessun danno neurologico.
Nelle prossime ore, salvo complicazioni, Toniolli sarà sottoposto ad un primo intervento chirurgico e, per questo, i medici trentini hanno deciso di sedarlo e trattenerlo nel reparto di rianimazione. Quando le fratture saranno state ricomposte e il quadro clinico lo consentirà, verrà poi trasferito nel reparto di ortopedia. Difficile fare una prognosi, ma ci vorrà oltre un mese prima che Toni olli possa lasciare l’ospedale. Poi, ovviamente, inizierà il lungo periodo di riabilitazione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Mori e i colleghi del Radiomobile della Compagnia di Rovereto.
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