Upt, Mellarini pronto a cambiare segreteria e ricucire con Dellai

Domani il segretario annuncerà le scelte al coordinamento Intanto cresce il fronte interessato alle mosse di Daldoss


di Chiara Bert


TRENTO. È passato quasi un anno dallo scontro frontale al congresso Upt, a cui è seguita la guerra interna tra mellariniani e dellaiani, fino alla frattura finale in Comune a Trento, dove dopo il rimpasto di giunta che ha lasciato la componente Upt a bocca asciutta, due degli eletti (Panetta e Castelli) hanno rotto con il gruppo del Cantiere Civico e sono passati al Misto. Uno scontro che il segretario Tiziano Mellarini aveva provato ad arginare in piena estate, quando di fronte al pressing dei suoi sostenitori perché rompesse con il Cantiere e con il suo fondatore, aveva scelto invece di ricucire con Lorenzo Dellai. Non è bastato, le lacerazioni sono proseguite e Mellarini - dopo settimane in cui sono continuate a circolare voci di sue dimissioni - si ritrova al punto di partenza, di nuovo chiamato a scegliere e a indicare una exit strategy a un partito spaccato.

Domani sono convocati segreteria e coordinamento e il segretario lì comunicherà le sue decisioni, partendo dalla risoluzione del parlamentino che lo scorso agosto sanciva la tregua interna e il riavvicinamento ai dellaiani. Come? Dal Cantiere ci si attende un netto cambio di rotta e l’avvio di quella fase costituente più volte sollecitata da Dellai: in caso contrario - si dice - noi non ci stiamo. Cosa farà Mellarini?

Alla vigilia circolano voci sui possibili cambi della segreteria, nominata solo lo scorso marzo: fuori il capogruppo a Trento Massimo Ducati (che si è visto poco) e Angela Esposito (nel frattempo entrata nel cda di A22), dentro il senatore Vittorio Fravezzi (braccio destro dell’ex governatore) e il giovane Alberto Carli. E l’ex segretaria Donatella Conzatti? Essendo già nel coordinamento provinciale e da poco coordinatrice a Rovereto, cresce il pressing del Cantiere perché esca. In ogni caso Mellarini dovrà chiarire cosa intende fare anche di fronte ai movimenti in vista del 2018 dell’assessore tecnico Carlo Daldoss, pronto a scendere in campo con una propria lista che aggreghi l’area civica e moderata. Un progetto che piace anche dentro l’Upt dove da mesi c’è chi invita a non lasciare a Daldoss la regia del processo.













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