Università di Trento: irruzione degli studenti, bloccata l'inaugurazione dell'anno accademico

Manifestazione di protesta organizzata dal gruppo "Trento anomala". E il rettore annuncia il licenziamento di un ricercatore assenteista


Jacopo Tomasi


TRENTO. Momenti di tensione durante l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università di Trento.

Una trentina di studenti, riuscendo a eludere la sorveglianza e passando da una porta di servizio, sono entrati alla facoltà di Giurisprudenza per protestare contro la riforma, bloccando la cerimonia e scandendo slogan.

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I ragazzi si sono seduti in mezzo alla sala dove si stava svolgendo la cerimonia inaugurale, che è stata sospesa dal rettore Davide Bassi.

Poi nell'aula magna sono entrate le forze dell'ordine (VIDEO). La polizia ha tenuto gli studenti sotto controllo, mentre il rettore ha fatto spostare la cerimonia inaugurale, che si è svolta in un'altra aula in forma ridotta: "Dichiaro aperto _ ha detto Bassi _ l'anno accademico nonostante le violenze di poco fa".

A margine della cerimonia il rettore ha anche annunciato il licenziamento di un ricercatore per assenteismo.

Dopo circa un'ora, durante la quale i manifestanti hanno dialogato pacificamente con alcuni docenti e ricercatori, gli studenti sono usciti dall'aula occupata, scortati dalle forze dell'ordine e accolti da qualche applauso all'esterno della facoltà.

Già nelle ore precedenti l'atmosfera all'università di Trento si era surriscaldata, visto che molti studenti hanno deciso di fare una sorta di "contro-inaugurazione" proprio fuori da Giurisprudenza.

La protesta è stata organizzata da Trento Anomala, un'organizzazione che anche l'anno scorso, sempre in occasione dell'inagurazione dell'anno accademico, aveva inscenato un'analoga manifestazione nella facoltà di Giurisprudenza.

In un documento pubblicato sul sito internet di Trento Anomala, l'inagurazione viene definita ''una carnevalata che è un diversivo alla distruzione dell'università pubblica italiana di cui il rettore Bassi e il manager Cipolletta stessi sono complici''.

''Nonostante la pomposità di questa inaugurazione, lo stato di crisi dell'università, anche nel nostro ateneo, è ormai avanzato'', prosegue Trento Anomala, secondo cui ''appare chiaro che l'autonomia trentina non può certo salvarci ma solo renderci dipendenti dal controllo politico e a rischio di una svendita ai privati''.

La protesta studentesca è stata bollata dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai (centrosinistra) come "una pagliacciata".













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