Una legge regionale per tagliare lo stipendio ai sindaci
L'assessore Bizzo lavora a un nuovo provvedimento, la Svp gelida: «Puntiamo a ridurre i Consigli»
TRENTO. La Svp rispolvera la proposta Cogo di riduzione del numero dei consiglieri comunali, bloccata nel 2010 per l'opposizione del Pd bolzanino. La richiesta è stata messa sul tavolo martedì nella seduta della giunta regionale. Ma non è l'unico movimento in corso, su cui gli interessati mantengono una discreta dose di riservatezza. C'è infatti l'assessore regionale Roberto Bizzo (Pd), che da mesi studia una via per tagliare le indennità di sindaci e assessori comunali. Già fredda la Svp.
Stipendi dei sindaci. Le indennità delle giunte comunali altoatesine e trentine sono tra le più alte d'Italia. Bizzo ha iniziato una raccolta di dati per ottenere una lettura organica del fenomeno: si mettono a confronto le indennità e il rapporto tra costi e numero degli abitanti. Non c'è ancora una proposta. Bizzo sa di camminare su ghiaccio sottile, essendo targati Svp quasi tutti i sindaci altoatesini. L'obiettivo è ridurre le indennità, se non rivedere tutto il sistema organizzato oggi in base alla legge Amistadi. Viene infatti ricordato che in passato gli assessori dei Comuni più piccoli ricevevano il gettone di presenza, non la indennità.
«L'obiettivo non è semplicemente tagliare, ma fare un ragionamento complessivo», precisa Bizzo, «Il decreto Monti prevede l'abolizione di tutti gli organismi non previsti costituzionalmente, ad esempio circoscrizioni e altri enti intermedi come le comunità montane. Dobbiamo capire in quale misura queste direttive vadano applicate nella nostra regione».
Oggi il sindaco di Bolzano riceve 13.312 euro lordi al mese, quello di Merano 10.645 euro. Passando a Comuni più piccoli, il sindaco di Avelengo (726 abitanti) riceve 3.189 euro lordi al mese, quello di Badia (3.323 abitanti) 5.080 euro.
Gli uffici dell'assessorato regionale agli Enti locali hanno predisposto una serie di altre tabelle.
Emerge che in Comuni molto piccoli come i trentini Massimeno (124 abitanti) e Vignola Falesina (137 abitanti) il costo della giunta comunale è di 250 e 200 euro per abitante all'anno. A Ponte Gardena (183 abitanti) il costo della giunta spalmato sulla popolazione è di 227 euro pro capite. Nei Comuni più popolosi, nonostante le indennità più alte, il rapporto si riduce di molto. A Bolzano la giunta (600 mila euro all'anno) costa 5,80 euro per abitante, a Trento (600 mila euro) 5,50 euro per abitante.
Numero consiglieri. Come previsto, la Svp alza le soppraciglia. Il capogruppo regionale Elmar Pichler Rolle anticipa: «Non credo che le indennità delle giunte comunali saranno un tema. E' già stato fatto un lavoro faticoso per dare uniformità agli emolumenti in base al numero degli abitanti». La Svp è impegnata piuttosto su una proposta da presentare in Regione per ridurre il numero dei consiglieri. Ci lavora un gruppo ristretto con Pichler Rolle, Martha Stocker, Arnold Schuler e Josef Noggler. Invitato anche il presidente del Consiglio dei Comuni Arno Kompatscher. «Appena ci saremo chiariti le idee al nostro interno, parleremo con gli altri partiti, sia a Bolzano che a Trento. Non vogliamo scontri, ma una proposta consensuale da approvare entro il 2012», anticipano Pichler Rolle e Stocker. Ma il disegno di legge dell'ex assessore regionale Margherita Cogo (Pd) si era incagliato proprio sulla tabelle di riduzione dei Consigli: Bolzano da 50 a 35 consiglieri; Merano da 40 a 25, per arrivare ai Comuni più piccoli con consigli da 12 e non più da 15. I partiti italiani, tra cui il Pd, avevano contestato: si mette a rischio la rappresentanza. Questa potrebbe essere la traccia su cui torna a lavorare la Svp, favorevole anche all'epoca. Kompatscher anticipa: «Il Consorzio dei Comuni all'epoca si espresse a favore. Credo che il tema della rappresentanza delle minoranze linguistiche e politiche non sia così stringente. Nei Comuni ci saranno sempre più liste con esponenti di più gruppi linguistici».