Domani la cerimonia 

Una lapide per il maresciallo Massarelli

trento. Domani alle 9.30, nell’entrata posteriore della Banca Nazionale del Lavoro a lato della Chiesa di San Pietro, in vicolo degli Orbi, per iniziativa dell’Associazione nazionale della Polizia di...



trento. Domani alle 9.30, nell’entrata posteriore della Banca Nazionale del Lavoro a lato della Chiesa di San Pietro, in vicolo degli Orbi, per iniziativa dell’Associazione nazionale della Polizia di Stato, subito fatta propria dal Comune di Trento, verrà scoperta una lapide che ricorda il maresciallo Francesco Massarelli, ucciso nel corso di quella che fu una delle più sanguinose e crudeli rapine accadute a Trento, alle 14.55 del 27 settembre 1977. Ad ucciderlo, Daniele Lattanzio, chiamato poi il re delle evasioni. Alle 14.55 di quel giorno quattro rapinatori penetrarono all’interno della banca in via degli Orbi, nel centro della città. Uno degli impiegati riuscì a chiamare il 113 e dalla Questura partì una volante con a bordo alcuni agenti, ai quali si era unito il maresciallo Massarelli, casualmente in Questura. La Volante giunse sul posto nello stesso momento in cui dalla banca uscivano i rapinatori con tre ostaggi. Gli agenti decisero di non intervenire per proteggere l’incolumità dei civili, dicendo ai criminali che li avrebbero lasciati fuggire se avessero lasciato gli ostaggi. I banditi per tutta risposta aprirono il fuoco contro i poliziotti, uccidendo il maresciallo Massarelli, raggiunto da una pallottola in fronte, mentre un secondo agente venne colpito alle gambe. Due degli ostaggi riuscirono a fuggire permettendo al terzo agente di rispondere al fuoco. Nella sparatoria due dei rapinatori rimasero uccisi ed il terzo ostaggio rimase ferito. Gli altri due rapinatori furono arrestati negli anni successivi. Francesco Massarelli lasciò la moglie ed una figlia di 21 anni. C.L.















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