Un tuffo di gruppo per salutare il 2015
In 76 si sono buttati nella acque del Garda: 9 gradi la temperatura del lago, 4 quella esterna
RIVA. Non c'è stato un nuovo record, ieri, per il tuffo di Capodanno nelle acque del porto di piazza Catena a Riva, ma lo spirito e l'effetto della festa - arrivata ormai alla diciassettesima edizione - sono rimasti vincenti e inalterati e quindi il mancato superamento dell'asticella dei 108 temerari che sono finiti a mollo nelle acque del Garda trentino può considerarsi solo un dettaglio.
Alla vigilia l'obiettivo prefissato era quello di superare o avvicinarsi a quota 120, visto il trend crescente degli ultimi anni, ma a guastare un po' (solo sotto questo punto di vista) i piani degli organizzatori guidati da Bicio Di Stasio (affiancato da Donato Riccadonna e in generale dal comitato Giacomo Cis) ci ha pensato il clima particolarmente rigido che potrebbe aver fatto cambiare idea a più di un potenziale partecipante: nel momento clou della tarda mattinata di ieri, infatti, il termometro faceva segnare 4 gradi per la temperatura dell'aria e 9 per quella dell'acqua, dati in sensibile ribasso, ad esempio, rispetto alla situazione dell'anno scorso, con 11 gradi sia fuori dall'acqua che dentro. Stavolta a saltare sono stati in 76 (più il cane Chaco, ormai un habituée), comunque la terza migliore "prestazione" assoluta, inferiore solo ai 108 del 2014 e ai 94 del 2013, mentre nel 2012 gli intrepidi furono 69, nel 2011 49 e via via diminuendo con il retrocedere degli anni.
Quello dell'entità numerica dei tuffatori, però, non è che un dato freddo (soprattutto ieri). Lo diventa in maniera ulteriore se lo si rapporta alle centinaia di persone che anche nella prima giornata del 2015 non sono volute mancare, contendendosi un posto tra piazza Tre Novembre e attorno al porto Catena per assistere allo spettacolo goliardico e anche un po' eroico. Positivo anche il continuo innesto di "nuove leve" (25 quest'anno), che vanno ad affiancarsi a chi di volta in volta (magari con qualche "pausa") ritorna e assicurano il ricambio generazionale.
Un ricambio generazionale che però sarebbe ancora prematuro, visto che i senatori - coloro che hanno partecipato a tutte le edizioni - ancora resistono. Con la sola eccezione (temporanea) di Luigi Zambotti, che in questa occasione ha dovuto dare forfait in quanto bloccato dal mal di schiena. Per uno che non per suoi demeriti perde l'alloro di senatore, tre sono diventati gran tuffatori, avendo raggiunto quota dieci edizioni. Complessivamente, sono finiti in acqua 61 uomini, 15 donne e un cane: per tutti un gadget dallo sponsor Giorgio Martini. Parecchi degli iscritti hanno proseguito poi la festa con un pranzo alla Fattoria. Oltre a quello del nostro giornale, gli interessati potranno consultare prossimamente il reportage "ufficiale" dell'evento pubblicato su ponale.eu.