Un San Silvestro da «spending review»

Trento e Rovereto abbandonano la tradizione della festa in piazza. E 11 Comuni hanno messo al bando i botti e i fuochi



TRENTO. Per finire un anno segnato prevalentemente dalla crisi economica, nessuna festa in piazza e divieti a macchia di leopardo contro botti e giochi pirotecnici. Sarà un San Silvestro da «spending review» quello di questa sera con le cene in casa fra amici o al ristorante che la faranno da padrona visto che - Riva esclusa - non sono previsti eventi in piazza. Trento e Rovereto hanno fatto un passo indietro abbandonando una tradizione che era ormai radicata. Quindi con piazza Fiera senza animazione dovranno essere i trentini ad inventarsi il momento comune - se lo vorranno - per lo scambio di auguri allo scoccare della mezzanotte. Ci sono certo dei comuni dove il momento in piazza è comunque previsto ma mancherà l’«evento». Non ha tradito la tradizione, invece, il teatro Sociale che alle 20.30 propone lo spettacolo dei Sonics «Duum» mentre all’auditorium - si inizia alle 18.30 - c’è l’altrettanto tradizionale concerto di fine anno dell’orchestra Haydn con la partecipazione del soprano Stefanie Irànyi. E al termine degli spettacoli si potrà partecipare al cenone di capodanno (all’auditorium) o al «countdown» (al Sociale).

Per chi i festeggiamenti se li autogestisce, occhio alle ordinanze comunali che vietano botti, razzi e giochi d’artificio. Ne abbiamo contate ben 11 distribuite a macchia di leopardo sul territorio. E ci sono anche quelle «animal-sensibili». Come ad esempio Dorsino dove il «divieto di utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici sulle aree pubbliche del territorio del comune di Dorsino » è anche per tutelare gli animali domestici «in quanto il fragore dei botti, oltre ad ingenerare in loro un’evidente reazione di spavento, li porta a perdere l’orientamento, esponendoli così, anche al rischio di smarrimento». Sulla stessa lunghezza d’onda l’ordinanza firmata dal sindaco di Arco. A Cles invece si è pensato a tutelare la quiete di chi di festeggiare fino a notte fonda - anche se è San Silvestro - proprio non ci pensa. «Abbiamo pensato a tutelare la zona del centro, quella più densamente abitata - spiega il sindaco Flaim - dove è stata organizzata un festa per tutti. Non ci sono limitazioni invece per le zone più defilate dove i botti non possono dar fastidio a nessuno». Comuni «botti free» anche quelli di Ossana (per salvaguardare, come si legge «l’incolumità pubblica nonchè le strutture urbanistiche dei centri abitati e in particolare dei centri storici»), di Monclassico, di Caldes, di Fondo, di Scurelle, di Carano («ritenuto - viene scritto - che in questo periodo viene accentuata la turbativa della pubblica quiete e la sicurezza delle persone durante il riposo notturno»), di Pelugo (i botti, viene spiegato, sono motivo di lagnanza da parte della popolazione ma soprattutto costituiscono un rischio per l’incolumità delle persone e pericolo d’incendio), ed infine di Mezzocorona.

Dove l’ordinanza non c’è botti e fuochi possono essere utilizzati, ma è bene fare attenzione e rispettare alcune semplici regole. E quindi: mai sottovalutare la pericolosità di un artifizio; acquistare solamente prodotti autorizzati; al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia; maneggiare e trasportare i prodotti pirotecnici con cautela; seguire scrupolosamente le istruzioni d’uso; non fare mai maneggiare i fuochi ai bambini; accendere “fuochi” solo all’aperto, senza mai puntarli verso persone; va sempre tenuto a portata di mano un secchio d’acqua o un estintore da usare in caso di incendio; mai avvicinarsi, raccogliere o tentare di riaccendere un artificio pirotecnico inesploso.

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