Un robot salverà i pascoli dalle piante infestanti

Testato a Ronchi, con risultati eccellenti, da forestale e Provincia il «Deltrak 2.0» È comandato a distanza e può lavorare su terreni con pendenze fino al 140%


di Marika Caumo


RONCHI VALSUGANA. Una macchina innovativa per la pulizia dei pascoli dalle piante infestanti. Un robot che è stato provato per la prima volta in provincia a Malga Colo, a 1.600 metri d’altezza, e che consentirà di tenere lontano il bosco da zone particolarmente ripide dove l’uso di mezzi meccanici è difficile. La prova tecnica sul campo si è svolta nei giorni scorsi, organizzata dall’Associazione Forestale Centro Valsugana che ha sede a Telve in collaborazione con Servizio Foreste e Fauna - ufficio distrettuale forestale di Borgo e il Comune di Ronchi. Nei pascoli della malga si sono dati appuntamento una cinquantina di tecnici dei servizi provinciali, delle amministrazioni comunali della zona e di aziende del settore. La macchina oggetto di prova, chiamata “Deltrak 2.0”, è prodotta in Germania dalla Irus, importata dalla Ferro Servizi di Cuneo e distribuita dalla Hymach Srl di Stienta (Rovigo). I contatti sono stati tenuti dal custode forestale Stefano Montibeller.

«I pascoli dell’area della nostra associazione forestale sono per il 90 % di proprietà pubblica, affidati in gestione insieme alle malghe, a singoli contadini o a società di allevatori - spiega Montibeller -. Fino a qualche decennio fa, quando il numero di bestie all’alpeggio raggiungeva numeri elevati, tutta la superficie veniva pascolata con intensità e l’avanzata del bosco e delle infestanti veniva limitata dall’azione delle bestie durante i 3 o mesi di pascolo. L’agricoltura e la zootecnia di montagna hanno visto un lento ma progressivo regresso con l’abbandono delle attività nelle zone marginali e difficili da gestire». Con il conseguente rimboschimento di molte aree: larici e arbusti nani, come ginepro e rododendro, hanno tolto spazio alle specie floristiche diffuse sui terreni pascolati ed è andata persa la biodiversità e le nicchie paesaggistiche importanti per il turismo e la bellezza delle nostre montagne.

I Comuni che fanno parte l’associazione forestale e il Servizio Foreste e Fauna da 5 anni hanno cominciato un’importante operazione di recupero e mantenimento dei pascoli, attraverso il lavoro degli operai forestali e l’appalto a ditte esterne dotate di macchine specializzate per la cippatura e la macinatura di infestanti e alberi interi. «Questo è l’habitat ideale per molta fauna, dagli ungulati al gallo forcello che grazie a questi interventi vede salvaguardata una fonte importantissima del suo nutrimento: il mirtillo», aggiunge Montibeller, ricordando però che questi interventi vanno continuamente controllati e gestiti per non venire nuovamente infestati. Ecco quindi l’importanza della nuova macchina, un piccolo robot cingolato di circa 8 quintali, dal baricentro bassissimo e quindi impossibile da ribaltare, sviluppato per lavorare in terreni pendenti fino a 55 gradi (140% di pendenza) e scoscesi come i pascoli alpini. La macchina per garantire la massima sicurezza dell’operatore viene controllata da un radiocomando fino a 150 metri di distanza. Il consumo non si raggiunge i 2 litri di gasolio all’ora. «Davanti al robot abbiamo montato una fresa forestale: entrando in un area infestata da ginepro e rododendro con una pendenza di 45 gradi (100%) la macchina ha lavorato muovendosi con facilità lungo il pendio - conclude Montibeller - rispondendo appieno alle esigenze: non è troppo invasiva o impattante, è di semplice gestione e facile da comandare, può essere trasportata con un comune furgone e nelle aree più difficili da raggiungere può essere portata con un elicottero».

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