Un pugno all'avversario: tre mesi
Il giudice Pascucci lo condanna, il terzino Calcari: «Non ho colpe, farò appello»
ROVERETO. Tre mesi di reclusione, 2 mila euro di risarcimento alla parte lesa, pagamento delle spese processuali. E' andata malissimo ieri a Luca Calcari, 30 anni, terzino e veterano del calcio locale, accusato di aver sferrato un pugno sul naso a un avversario del Castel San Giorgio nel corso di un torneo federale, il 14 gennaio 2009. Calcari ha ribadito la sua versione: quel pugno non c'è mai stato. Ora attende la motivazione della sentenza e valuta il ricorso.
Esistono due versioni dei fatti, di segno opposto. Una è quella ratificata dal referto arbitrale e sostenuta dai giocatori del Villa Lagarina, squadra in cui militava Calcari (oggi in forza al Fersina). E dice che Calcari aveva scalciato e spintonato da dietro Stefano Marchiori, motivo sufficiente per il cartellino rosso. Ma anche Marchiori, che ha reagito spintonando a gioco fermo Calcari, è stato ammonito, e dato che era il secondo cartellino giallo nella partita, anche lui è dovuto tornare negli spogliatoi. L'arbitro era vicino, l'azione è stata prolungata: Calcari aveva perso palla, e Marchiori gli si era parato davanti per lasciarla sfilare in fallo laterale. Ma il terzino del Villa, ultimo a toccare palla, non molla, e attacca da dietro, spintonando e scalciando. A gioco fermo spintona Marchiori, che lo rispintona. Gioco scorretto, cartellino rosso per Calcari, giallo per Marchiori. Sul referto arbitrale non c'è alcun riferimento al famigerato pugno. Che invece il mister della squadra di Chizzola, Stefano Dalbosco afferma di aver visto - dalla panchina, che si trova sull'altro lato del campo - «in maniera netta»: un pugno volontario. Versione, questa, confermata anche da un paio di giocatori del Castel San Giorgio.
I fatti dicono però che Marchiori non si è lamentato nè sul momento, nè dopo la partita. Che nemmeno l'allenatore Dalbosco ha denunciato il fatto all'arbitro. Che Marchiori va in pronto soccorso solo il giorno successivo, e che il referto parla di una frattura del setto nasale: 20 giorni di prognosi, dopo i quali Marchiori si reca dal suo medico curante, che gli assegna altri 30 giorni. Dopo aver intascato il risarcimento della Figc per la lesione "colposa", in aprile sporge denuncia per lesioni dolose. I dubbi restano, ma il pm Valerio Giorgio Davico ieri ha chiesto per Calcari 2 anni, la parte civile 5 mila euro di risarcimento. La sentenza del giudice Corrado Pascucci è più leggera, ma per Calcari è inaccettabile: «Vediamo le motivazioni, poi valutero se ricorrere in appello».