ZANELLA HA COORDINATO 100 persone fra organizzatori e volontari 

«Un mese di ferie. E c’era il mio primario»

TRENTO. È stato «il Pride che ha avuto più successo fra quelli organizzati nelle piccole città». Parola di Paolo Zanella, presidente di Arcigay Trento. «Ma c’è stato dietro un impegno di nove mesi....



TRENTO. È stato «il Pride che ha avuto più successo fra quelli organizzati nelle piccole città». Parola di Paolo Zanella, presidente di Arcigay Trento. «Ma c’è stato dietro un impegno di nove mesi. Alla progettazione ha lavorato una ventina di persone, l’ultimo periodo un centinaio, a turno, fra gestione di chioschi, gazebo, palco, retropalco, logistica...».

«Quello che ha funzionato in particolare è stata l’operosità dei trentini: c’è stato un lavoro di volontariato e di progettazione intenso. Io lo ho coordinato, ma ci sono stati responsabili importanti: Massimo Pegoretti per la logistica e Daniele Santuliana per la comunicazione hanno lavorato in maniera egregia. Se sono arrivate 10 mila persone è perché la comunicazione è stata molto più curata che altrove».

Unico, minimo, neo «un po’ di coda alle casse: organizzare un evento per diecimila persone diventa un po’ difficile, però devo dire che la gente era talmente contenta del clima, della festa e dei discorsi che nessuno si è lamentato». Infermiere a Medicina e reumatologia (a breve caposala avendo vinto il concorso), Zanella si è preso un mese di ferie. «Ho trovato la disponibilità di caposala e primario. E sabato al Pride c’era anche lui».(l.m.)













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