Un aiuto alle imprese giovani

Sostegno alle donne imprenditrici e alle ditte di famiglia



TRENTO. Largo ai giovani e difesa delle imprese di famiglia, presidio importante nel tessuto economico territoriale. I due obiettivi saranno perseguiti con due specifici interventi varati dalla giunta provinciale che puntano ad agevolare il percorso burocratico e a sostenere economicamente i progetti legati a queste tipologie di aziende. Una delle novità fondamentali introdotte dalla riforma degli incentivi, accanto al sostegno ad imprese già operative e consolidate, è proprio la promozione di nuova imprenditorialità, per qualificare e innovare la piattaforma delle imprese trentine. Due gli strumenti di intervento approvati dalla Giunta, il primo riguardante gli aiuti alle nuova imprenditorialità femminile e giovanile e il secondo per favorire il passaggio generazione. «Nel primo caso ci siamo rivolti a due categorie sociali, le donne e i giovani, che riteniamo effettivamente possano avere maggiori difficoltà ad attivare nuove imprese e ad accedere al mondo imprenditoriale, anche a causa della crisi - commenta l'assessore all'industria Alessandro Olivi -. Abbiamo quindi cercato di rimuovere alcuni ostacoli e facilitare l'avvio, il decollo di nuove imprese giovani e composte da donne, perché riteniamo che possano rivitalizzare e rigenerare il tessuto produttivo delle imprese, portando nuove competenze e nuove idee, componenti indispensabili ad una piattaforma di imprese che deve rigenerarsi. Siamo quindi intervenuti con agevolazioni che mirano ad abbattere alcuni costi necessari per l'attivazione dell'impresa e a sostenere nei primi anni alcune spese di esercizio. Per esempio sono previsti interventi per sostenere l'accesso al credito, limitare i costi dell'energia e i costi per contributi previdenziali». Indirettamente queste misure favoriscono anche il lavoro giovanile: «Incrementando - prosegue l'assessore Olivi - la nascita o lo sviluppo di un'impresa giovanile, sosteniamo l'auto impiego dei nostri ragazzi e ragazze». Anche sul tema del passaggio generazionale la misura introdotta ha una doppia funzione, economica e sociale: «Ci sono molte imprese che rischiano di non avere una continuità nel tempo e spesso per i giovani è difficile proseguire l'attività dei genitori o dei familiari - prosegue l'assessore provinciale Olivi -. Con gli incentivi cerchiamo di favorire dentro lo stesso nucleo familiare questa trasmissione di esperienza e di storia imprenditoriale, dando un aiuto concreto a chi è chiamato a misurarsi con un contesto più aspro rispetto a quello precedente questa congiuntura». In entrambi i casi ci si rivolge in particolare al settore delle piccole e medie imprese, verso le quali la riforma ha una funzione particolare.













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