Trento. «cari albergatori il momento è difficile, ma quando verrà il momento di riaprire le porte ai turisti non fatevi prendere dalla paura ed evitate le gare al ribasso dei prezzi tra di voi». l’appello arriva dal cosiddetto “board commerciale” di trentino marketing che comprende i principali soggetti della promozione turistica del trentino, ma anche una rappresentanza del mondo della ricettività. le parole sono chiare: «non ridurre le tariffe, punta su strategie differenti». si tratta del secondo capitolo di una guida in cinque punti che il board commerciale ha inviato agli operatori del turismo trentino. un appello che il presidente degli albergatori trentini, gianni battaiola, sostiene: «siamo di fronte a un passaggio epocale» ha detto. «quando parleremo di turismo ci sarà una data - nel nostro caso il 9 marzo - che segnerà il confine tra il vecchio turismo e il nuovo turismo: nulla sarà più come prima. per far fronte alla situazione stiamo preparando, a livello provinciale, una sorta di piano marshall del turismo. quanto ai prezzi, si tratta di un problema noto e non nuovo del trentino che abbiamo un rapporto tra prezzo e qualità della nostra offerta che per vari motivi negli anni è andato sempre più a vantaggio dell’ospite. questo non è certo il momento di abbassare la tariffe, cercando di “rubarci” gli ospiti l’uno con l’altro, anche perché la situazione a cui andremo incontro sarà diversa da quella di prima. attendiamo di capire quando potremo riaprire le nostre attività e soprattutto a quali condizioni, ma è possibile che ci toccherà fare i conti con misure di sanificazione e con vincoli alla nostra ricettività che faranno aumentare i nostri costi, altro che fare la guerra dei prezzi».

Ma la corsa al ribasso - che potrebbe essere innescata da vari operatori che non ritengono di adottare strategie comuni a livello provinciale - è una delle principali paure degli albergatori. ecco cosa si legge nelle indicazioni che trentino marketing ha affidato al mondo del turismo trentino: «non cedere all’incertezza, tieni a mente che chi oggi acquista o non acquista un viaggio lo fa per ragioni diverse dal prezzo. la fisiologica riduzione della domanda è una conseguenza della crisi sanitaria e la leva del prezzo in questo momento è ininfluente. ridurre le tariffe non porterà a risultati positivi, ecco anzi i principali rischi: 1) maggiore difficoltà a tornare ai livelli di adr (è l’indice di redditività delle camere, ndr) pre crisi; 2) caduta dei profitti e dell’immagine (dovuti all’appiattimento dell’offerta per contenere i costi); 3) circolo vizioso di gara al ribasso tra concorrenti; 4) rischio di abbassamento della qualità con conseguente insoddisfazione del cliente abituale; 5) basso tasso di fidelizzazione: il cliente che sceglie in base al prezzo non ritorna, se non per convenienza.

Ma allora quale sarebbe - almeno secondo gli esperti di trentino marketing - la strategia da seguire? ecco alcuni suggerimenti che sono stati affidati agli operatori sul fronte dei prezzi: seguire la propria politica tariffaria, offrire invecE maggiore flessibilità con possibilità di eventuali cancellazioni; ridurre al minimo le restrizioni al soggiorno (non vincolare il giorno d’arrivo, non prevedere un numero minimo di pernottamenti); offrire servizi aggiuntivi; nel caso di cancellazioni puntare su strumenti come i voucher che possono essere spesi in futuro.

Ma le strategie indicate dalla società di promozione turistica del trentino vanno oltre la politica dei prezzi: approfittare di questo periodo per puntare sulla formazione (anche attraverso i corsi on line offerti da trentino marketing e teamwork); aggiornare il proprio sito internet perché in un momento di incertezza il sito di un operatore diventa il punto di riferimento per gli ospiti; tenere i contatti con i propri ospiti in modo da informarli costantemente sulla situazione. intanto sul sito di trentino marketing tutto sembra normale “aspettando l’estate” ma con una sezione speciale dedicata all’emergenza covid 19.