tribunale

Truffa del finto incidente, 2 anni

Un napoletano patteggia con il complice. Condannato anche il fratello



TRENTO. Prima arriva la chiamata di un sedicente avvocato che avvisa gli anziani genitori dell’incidente causato dal figlio, subito dopo suona il campanello e un complice del primo si presenta dicendosi incaricato di ritirare il denaro per le pratiche relative all’incidente. Un trucco, compiuto (o almeno tentato) secondo gli investigatori su larga scala, che ha permesso a due fratelli napoletani di 36 e 42 anni di spillare 1.400 euro a una coppia di Trento. Ieri il processo per truffa e sostituzione di persona, a carico dell’avvocato fasullo, che ha patteggiato 2 anni e 1.100 euro di multa, e per la sola truffa a carico di un terzo complice, 42 anni, anche lui napoletano, l’uomo accusato di avere prelevato i soldi: quest’ultimo ha patteggiato una pena più lieve (1 anno con la condizionale e 600 euro di multa) anche per avere risarcito il danno. Il fratello del telefonista, che attendeva l’“esattore” in strada, era stato condannato con il rito abbreviato a 6 mesi.

Secondo l’accusa, il telefonista aveva base a Sandrà, in provincia di Verona: da qui - secondo gli investigatori - sarebbero partite numerose chiamate ad altri numeri fissi trentini, presumibilmente nel tentativo di compiere truffe analoghe. Complesse e approfondite le indagini, partite da accertamenti sulla cella telefonica delle vittime per poi risalire a quella da cui partivano le telefonate.













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