Trento, un anno della polizia locale fra 20mila autocertificazioni e 15mila locali controllati. E l’addio di Giacomoni
Per salutare il comandante che lascia il posto al suo vice Luca Sattin, quattro sindaci. E Ianeselli gli dona l’Aquila di San Venceslao
TRENTO. Sono stati l’Inno di Mameli, l’Inno del Trentino e l’Inno d’Europa, a contraddistinguere i momenti iniziali, centrali e conclusivo della cerimonia nel cortile interno di palazzo Thun, in occasione del 220° anniversario della fondazione del Corpo Polizia Locale Trento Monte Bondone. Alla cerimonia hanno partecipato il Commissario del Governo, il Questore ed assieme al primo cittadino Franco Ianeselli, i suoi predecessori Lorenzo Dellai, Alberto Pacher ed Alessandro Andreatta, assessori, funzionari, rappresentanti delle Forze dell’ordine, del clero e della vita politica trentina. Compresi i primi cittadini dei Comuni “gemellati” di Aldeno, Garniga Terme e Cimone.
Gli inni sono stati eseguiti dal quartetto dei Minipolifonici del Conservatorio Bonporti dall’ampia balaustra ad est che sovrasta il cortile con la statua marmorea del Nettuno, simbolo della città. La cerimonia è stata introdotta dal comandante la Polizia Locale, Lino Giacomoni, che nel contempo ha annunciato ufficialmente di lasciare l’incarico, che ricopre da 26 anni, 24 dei quali da comandante – probabilmente un record nazionale - al suo successore Luca Sattin; il passaggio delle consegne avverrà il 1° agosto prossimo.
A seguire il saluto del sindaco di Trento Franco Ianeselli, quindi la consegna delle onorificenze, per mano del Commissario del Governo. Queste sono andate al Commissario Capo Pierangelo Vescovi e al Commissario Alessandro Dallapiccola, un encomio perché “In pieno periodo di pandemia da Sars-cov-2 venivano chiamati da un passante a prestare soccorso ad un uomo, trovato riverso a terra nel quartiere di Piedicastello. Hanno compiuto un atto di eccezionale coraggio, mettendo la vita del prossimo davanti al loro agire, a discapito della propria incolumità personale e dimostrando abnegazione e determinazione non comuni.
A seguire la consegna del riconoscimento a Giorgio Casagranda presidente di Trentino Solidale Onlus, “Per la competenza, la professionalità e la disponibilità attraverso una presenza visibile, discreta e attiva all’interno dei parchi cittadini e presso le fermate dell’autobus urbano, in supporto alla polizia locale, allo scopo di comunicare e far rispettare le più elementari regole anti covid.”.
Ed infine a Paolo Frizzi, presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Trento “Per la disponibilità, la competenza e la professionalità assicurate nel coadiuvare il personale del Corpo di Polizia Locale di Trento in occasione dei servizi di vigilanza nei parchi cittadini e presso il mercato di servizio della città, nel 2020 e nell’anno in corso, svolgendo con impegno e continuità le delicate attività di volontariato e protezione civile".
Infine, a sorpresa, la consegna al comandante Lino Giacomoni, per mano del sindaco Franco Ianeselli, dell’Aquila di San Venceslao, sigillo della città di Trento, quale massimo riconoscimento per l’opera prestata. Alla sobria cerimonia, nella parte iniziale, ha assistito una classe della scuola materna Tambosi, coi bambini che hanno battuto le mani, affascinati dalle luccicanti divise dei vigili urbani, che hanno festeggiato il 220° anniversario d’istituzione.
Ma ecco un anno di attività della Polizia Locale presentato per l’ultima volta da Lino Giacomoni. Che ha spiegato come “decifrare Dpcm ed Ordinanze della Provincia, è stato un compito prioritario, innanzitutto per rispondere alle oltre 70 mila chiamate alla nostra centrale operativa o pervenute dall’Urp del Comune e riguardanti spostamenti, visite in abitazioni, numero persone ammesse a bordo del veicolo privato, chiarire i concetti di attività motoria o sportiva, convivenza o frequentazione abituale e via dicendo.
Secondariamente si è cercato di mettere in condizione gli agenti di come svolgere i controlli sul territorio: oltre 20 mila autocertificazioni ritirate, 3.250 turni impiegati per il controllo normativa Covid, 558 le sanzioni amministrative applicate per le violazioni accertate, 6.450 ordinanze predisposte a firma del Sindaco e notificate dal personale a casa dei residenti positivi al virus".
Le attività economiche, produttive e sociali hanno dovuto rispettare i protocolli per la prevenzione del contagio nel settore di riferimento, adottati dalla provincia autonoma, e qui il comandante ha ricordato i 15 mila controlli a bar e negozi fatti a Trento, con 60 sanzioni applicate ed 8 ordinanze di chiusura provvisoria emesse. Sono state predisposte 15 ordinanze per dare al mercato del giovedì cittadino una conformazione compatibile con il rispetto delle misure di prevenzione via via imposte dalle autorità. Per aiutare nella difficile congiuntura i pubblici esercizi sono state ampliate su richiesta di singoli imprenditori, in 15 casi, le superfici di suolo pubblico per occupazione con plateatici. “
Impegnative sono state le presenze richieste nelle aree pubbliche come parchi e giardini, per la verifica del rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento. La polizia locale è stata in ciò validamente supportata dai volontari dell’Associazione Nazionale Alpini e da quelli di Trentino Solidale onlus, cui va il nostro grazie che vogliamo rendere pubblico in questa celebrazione: parlare con i ragazzi nelle aree gioco, con le famiglie che cercavano il sollievo di una passeggiata all’aperto, ha permesso a molti dei nostri concittadini una frequentazione in sicurezza, anche nelle aree del mercato”.
L’attività di polizia stradale ha inoltre portato all’accertamento di 42 mila violazioni al codice della Strada, comprese in esse oltre 20 mila accessi abusivi nel nostro centro storico. Importante sottolineare i numeri che generano sicurezza stradale, come le 220 carta di circolazione ritirate della per omessa revisione periodica, le 40 patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza, i 270 casi di circolazione accertati senza assicurazione, i 180 illeciti per mancato uso delle cinture di sicurezza ed i 230 per guida facendo uso di radiotelefono. Di rilievo i 1000 autocarri controllati con il personale dedicato alle verifiche delle normative che regolano il trasporto merci e persone in ambito nazionale e internazionale, con 1200 sanzioni accertate e 300 patenti ritirate.
In materia ambientale, poi, abbiamo rilevato circa 400 violazioni per abbandono “selvaggio” di rifiuti o conferimento di rifiuti urbani in difformità dal regolamento comunale. Questo senza tralasciare la necessaria attenzione alle segnalazioni di situazioni di degrado urbano che è divenuta costante dopo l’istituzione del nostro Nucleo Civico, attività che con il concorso degli agenti sul territorio ha portato a contestare 190 sanzioni per accattonaggio e ad emettere 48 ordini di allontanamento, denominati comunemente “Daspo”.
E poi l’addio. “Ai miei collaboratori, tutti, dagli agenti, ai commissari ed ai funzionari, nonché agli impiegati che lavorano nel Corpo – ha concluso Giacomoni – rivolgo un sentito ringraziamento, consapevole che se sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi erano stati dati anche solo in parte, lo ho potuto fare grazie a queste persone, perché per quanto vi abbia messo tutto l’impegno possibile, l’uomo solo al comando difficilmente sarebbe riuscito a reggere il ruolo per tutto questo tempo. Auguro a Luca Sattin che mi sostituirà dal 1° agosto nella direzione del Corpo, per volere del Sindaco Ianeselli, di poter servire la comunità cittadina e le istituzioni con la sensibilità, l’equilibrio, la correttezza e professionalità che ha dimostrato in questo periodo da vice comandante”.