Il progetto gestionale sarà presentato ai soci. Limati i costi di servizi e struttura e rinuncia ad alcuni progetti

Trento taglia 100 mila euro all'Apt di Rovereto

Il direttore: «Ridimensionato il piano operativo». Ma spera nei Comuni



ROVERETO. La notizia non è ancora ufficiale nel dettaglio, ma è difficile sperare in sorprese: anche Rovereto farà le spese del taglio generale di fondi destinati dalla Provincia alle Apt, che nel complesso (sono 14) riceveranno «solo» 16,9 milioni al posto dei 18,5 dell'anno scorso. Per l'Apt di Rovereto e Vallagarina significa perdere circa 100 mila euro. Poco meno di un decimo del budget complessivo. L'anno scorso dalla Provincia arrivarno 903.000 euro: la voce di gran lunga più cospicua dell'intero bilancio dell'Apt, che arrivava a 1 milione e 73 mila euro. Che conseguenze si possono prevedere?

«Non c'è molto da fare purtroppo - dice il direttore Loris Cavagna - perchè il taglio dei fondi provinciali è inevitabile. E anche se rispetto all'anno scorso arriverà in cassa qualcosa in più per l'aumento degli associati, soprattutto per l'estensione alla ristorazione, è evidente che compensare la perdita di quei 100 mila euro è impensabile. Non così almeno».

Quindi non resta che tagliare. «Il 15 dicembre avremo l'assemblea - conferma Cavagna - e presenteremo un piano operativo che tiene conto delle risorse disponibili alla luce del taglio dei contributi provinciali. Un programma comunque efficace e senza rinunce drastiche, anche se è evidente che con quasi un dieci per cento di risorse in meno non si possono fare le stesse cose, e allo stesso modo, dell'anno passato. Quindi qualche risparmio sui servizi e sulla struttura, qualche progetto rivisto e in parte ridimensionato, qualcuno accantonato del tutto. Nel dettaglio ovviamente entreremo solo in assemblea: saranno i soci a dover valutare la situazione e decidere quindi se accettare questa ricalibratura dell'attività o se procedere in modo diverso».

Cioè, mettere mano al portafoglio e supplire con proprie risorse al calo di finanziamenti provinciali. «I soci sono i Comuni dell'area interessata dalla nostra attività e le associazioni di categorie. Possono valutare come sopportabili i ritocchi all'attività che presenteremo loro, ma anche ritenere al contrario che non si possa rinunciare a nulla. E in quel caso il modo è uno solo: che coprano loro, con fondi propri, quei centomila euro in meno che arriveranno da Trento».

Spalmati su tutti i soci, potrebbero anche non essere una cifra mostruosa. Ma non è un mistero che è il tema Apt è delicato. Tanto che nel loro incontro di martedì i sindaci hanno convenuto di lavorare ad un ripensamento complessivo del modello Apt, ragionando con Provincia e Trentino Marketing alla ricerca di soluzioni che potrebbero anche essere drastiche. Insomma, non tira aria di grande generosità.













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