Trento, sforbiciata a consiglieri e gettoni

Riforma, ecco la proposta della maggioranza: nessuno subentra con zero voti


Chiara Bert


TRENTO. Taglio al numero dei consiglieri, che passeranno da 19 a 15 e da 15 a 11 a seconda del numero di abitanti. Via i gettoni di presenza per la partecipazione alle commissioni. Divieto di candidarsi in più di una circoscrizione e nessun consigliere in aula con zero voti. Ecco la proposta di riforma delle circoscrizioni elaborata dalla maggioranza dopo mesi di discussione. Il parto è stato tutt'altro che facile. Perché di riforma delle circoscrizioni, finite nelle ultime settimane nel mirino dell'editorialista del Corriere Gian Antonio Stella per i loro costi, si parla da anni.

Tra le proposte più diverse: c'è chi preferirebbe ridurle (oggi sono 12) attraverso alcuni accorpamenti (e tra i sostenitori di questa opzione c'è il sindaco Alessandro Andreatta), chi invece sostiene la riduzione dei consiglieri; chi (come il presidente del consiglio comunale Renato Pegoretti) rilancia il ritorno ad un impegno non retribuito e chi invece difende il compenso considerato poco più che simbolico. Oggi il gettone di presenza è di 60 euro (la metà di quello attribuito ai consiglieri comunali, come prevede la legge regionale) per la partecipazione dei consiglieri ai consigli e alle commissioni.

Il tavolo di lavoro. La maggioranza ha affidato il compito di sintesi ad un gruppo di lavoro coordinato dall'assessore al decentramento Renato Tomasi e del quale fanno parte i consiglieri comunali Andrea Robol, Maria Chiara Franzoia e Paolo Serra, i presidenti di circoscrizione Emanuele Lombardo, Corrado Paolazzi e Roberto Stanchina, i consiglieri circoscrizionali Saloni, Ravagni, Condini e Giongo. Il tavolo è partito quasi un anno fa e subito ha avuto uno stop da parte di Pd e Upt che dovevano ancora trovare la quadra al proprio interno. Ora la bozza di proposta è pronta: sarà presentata all'intera maggioranza per poi avviare il confronto con le minoranze.

Meno consiglieri. Alla fine si è scelto di intervenire sul numero di consiglieri, riducendoli in rapporto alla popolazione: resteranno 9 a Sardagna (unica circoscrizione con meno di 3 mila residenti), scenderanno da 15 a 11 sopra i 3 mila abitanti (Meano, Bondone, Ravina-Romagnano, Povo, Mattarello e Villazzano) e da 19 a 15 sopra i 10 mila residenti (Centro storico, S.Giuseppe-S.Chiara, Oltrefersina, Gardolo e Argentario).

Via i gettoni nelle commissioni. Altro tema caldo: i gettoni (60 euro). La proposta li mantiene per i consigli e cancella invece quelli che spettano ai consiglieri per la partecipazione alle commissioni (sanando così la disparità con i commissari esterni che non li percepiscono). Altra novità, viene fissato un tetto al numero delle commissioni: non potranno essere più di 5. Attraverso questi due interventi - riduzione dei consiglieri e abolizione dei gettoni nelle commissioni - si prevede che la spesa sarà più che dimezzata: dai 230 mila euro attuali si scenderebbe sotto i 100 mila.

No ai consiglieri «zero voti». Dovrà essere verificata la compatibilità di legge, ma se passasse la proposta non potrebbe più ripetersi il caso della giovane consigliera di Povo della Lega subentrata al collega dimissionario pur essendo stata eletta con zero preferenze. Non potranno avvenire infatti surroghe per candidati che non hanno ottenuto voti: in caso il seggio resta vacante fino alle successive elezioni.

No ai candidati in diverse circoscrizioni. Nessuno può presentarsi candidato in più di una circoscrizione, pratica oggi ampiamente diffusa soprattutto tra i partiti piccoli che hanno difficoltà a trovare candidati.

Partecipazione: assemblee dei cittadini. Per rafforzare la partecipazione dal basso, si introduce la convocazione, almeno una volta all'anno, di un'assemblea dei cittadini per discutere delle attività del consiglio.

Compiti delle circoscrizioni. Viene specificata la facoltà dei consigli di formulare proposte in materia di toponomastica. Il parere delle circoscrizioni sarà obbligatorio sul piano sociale del Comune. Curiosità. Obiettivo: risparmiare carta. Comunicazioni ed atti del Comune saranno inviati alle circoscrizioni «di norma per via telematica».













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