Trento, raffica di segnalazioni di tentate truffe: novantenne consegna soldi e gioielli a uno sconosciuto
L’uomo si era presentato sotto casa sua per conto della “nipote”, affermando che aveva bisogno di cure mediche
TRENTO. La scorsa settimana, al Numero Unico di Emergenza 112, sono giunte numerose segnalazioni da parte di persone residenti in città e frazioni limitrofe che riferivano di aver subito tentativi di truffa da parte di soggetti che si erano spacciati per parenti in difficoltà e che asserivano di avere bisogno immediato di denaro per pagare delle cure mediche urgenti.
Purtroppo però, a fronte di numerosi cittadini che hanno acutamente subodorato il raggiro segnalandolo nell’immediatezza alle forze dell’ordine, una truffa è stata comunque portata a termine ai danni di una signora quasi novantenne: in questo caso, all’altro capo della cornetta, una voce femminile si è spacciata per sua nipote, asserendo di essere malata e di avere bisogno di denaro per potersi pagare le cure necessarie.
La signora, dunque, si è subito adoperata per reperire dei contanti ed addirittura alcuni gioielli in suo possesso pur di poter aiutare la ragazza, consegnando il tutto, successivamente, ad un uomo presentatosi sotto casa sua per conto della “nipote”. Solo qualche ora dopo la signora si è accorta che la parente non era mai stata ricoverata in ospedale e che, soprattutto, non aveva alcun bisogno di pagare quelle fantomatiche cure.
Carabinieri e Polizia di Stato, ribadiscono ancora una volta di diffidare sempre di coloro che spacciandosi per parenti, appartenenti alle Forze dell’Ordine, o dipendenti di una qualsiasi azienda erogatrice di servizi, avanzino richieste di denaro o, addirittura, di oggetti di valore per far fronte a paventate emergenze o problematiche che coinvolgono una persona cara.
Il consiglio – in caso di dubbi – è infatti quello di chiamare sempre il “112”, nella consapevolezza che, di norma, nessun Ente/società/Forza dell’ordine chiederà mai per alcun motivo il pagamento di qualsiasi tipo di prestazione attraverso telefonate che sollecitano l’immediato versamento ad improbabili emissari che si presentano all’uscio di casa.