Trento, oggi il via al “piano antismog” per una migliore qualità dell’aria
Anche quest'anno il Comune dà attuazione al piano di tutela della qualità dell'aria che prevede provvedimenti strutturali per riduzione le emissioni di polveri fini (pm10) e degli ossidi di azoto
TRENTO. Anche quest'anno il Comune di Trento dà attuazione al piano di tutela della qualità dell'aria adottato dalla Giunta provinciale che prevede una serie di provvedimenti strutturali che hanno come obiettivo principale la riduzione delle emissioni di polveri fini (pm10) e degli ossidi di azoto.
Quindi - come illustrato ieri mattina dal sindaco Franco Ianeselli e dal vice comandante la Polizia locale Alberto Adami - da oggi, mercoledì 1° novembre al 31 marzo 2024 - su tutte le strade di competenza comunale all'interno del Comune è istituito il divieto di transito dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 16 alle ore 19 di tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì a ogni sorta di veicolo alimentato a benzina avente livelli di emissione classificati "euro 0"; a ogni sorta di veicolo alimentato a diesel avente livelli di emissione classificati "euro 0" e "euro 1" "euro 2" e "euro 3"; a ogni sorta di motociclo e ciclomotore a 2 tempi avente livelli di emissione classificati "euro 0" e "euro 1".
Il provvedimento impone inoltre che il trasporto di carichi polverosi avvenga previa copertura con teli idonei o in alternativa previa bagnatura del carico.
L’ordinanza invita altresì tutta la popolazione a usare il meno possibile l’automobile per la mobilità urbana e a privilegiare l’uso del mezzo pubblico, di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e il car-pooling, nonché gli spostamenti in bicicletta ed a piedi, a mantenere in efficienza i dispositivi di combustione e scarico dei veicoli, a gestire gli impianti di riscaldamento degli edifici adibiti a civile abitazione secondo quanto previsto dalla specifica normativa, utilizzando solo le tipologie di combustibili previste dalla legge per una corretta combustione, e gestendo gli impianti di riscaldamento degli altri edifici in modo da limitare al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti, a gestire correttamente gli impianti a biomassa utilizzando legna secca e non trattata e mantenendo in efficienza gli impianti rivolgendosi a personale esperto per l'installazione e la pulizia del camino.