Trento: incendio alla centralina, treni nel caos
Fiamme causate da un tentato furto di rame o da un attentato sulla linea del Brennero a Trento sud. Soppressi otto convogli
TRENTO. Traffico ferroviario nel caos, otto treni, tutti regionali, soppressi, ritardi per gli altri convogli, ieri per tutta la mattinata e fino a metà pomeriggio. Passeggeri arrabbiati lungo la linea del Brennero. E tutto a causa dell’incendio di una centralina di controllo del traffico dei treni sulla linea del Brennero nel tratto tra via Marsala e via Fermi. Un incendio dovuto o al tentato furto di cavi di rame o a un attentato. Però non ci sono state rivendicazioni e non sono state trovate tracce di ordigni incendiari o di inneschi.
Le fiamme sono scoppiate ieri mattina intorno alle 5. Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco, seguiti dalla polizia ferroviaria e poi dalla Digos, visto che c’era il timore di attentati da parte di settori anarchici. L’incendio ha distrutto la centralina. Secondo quanto ipotizzato dai tecnici di Rfi e dalla polizia ferroviaria, le fiamme potrebbero essere state provocate dal tentativo di furto dei cavi in rame che partivano dalla centrali verso la stazione. Si tratta di cavi per la trasmissione dei dati sul traffico dei treni. Secondo questa ipotesi, qualcuno potrebbe averli tagliati provocando un corto circuito che poi ha fatto scoppiare l’incendio. Non si esclude, però, l’attentato. Però, a differenza di altri episodi del genere, non sono state ritrovate tracce e neanche rivendicazioni né volantini o scritte nelle vicinanze. Per questo motivo, l’ipotesi del furto andato male sembra essere la più credibile. Del resto i furti di questo genere sulle linee elettriche e ferroviarie sono sempre più frequenti.
Solo che quello di ieri mattina ha avuto conseguenze pesantissime. Per tutta la mattinata e fino al primo pomeriggio sono stati soppressi i treni regionali e i treni merci, mentre gli altri convogli, compresi gli Intercity e le Frecce, hanno subito ritardi anche molto pesanti. I convogli da sud a nord si fermavano a Mattarello e poi, dopo attese anche di mezzora, ripartivano. Stessa scena in stazione a Trento per i treni diretti a sud. Poi nel tratto tra Trento e Mattarello i convogli procedevano a passo d’uomo. Secondo una prima stima, la situazione sarebbe tornata alla normalità solo questa mattina. Poi, però, i tecnici di Rfi ce l’hanno messa tutta e i treni sono tornati a circolare nel primo pomeriggio. C’è voluto un po’ di tempo per recuperare i ritardi, ma alla fine i convogli nel pomeriggio e in serata sono tornati a circolare con regolarità. I merci ci hanno messo un po’ più tempo.
Nel frattempo la polizia ferroviaria e la digos sono partite con le indagini. Si cerca di capire quello che è accaduto effettivamente. Intanto si cerca di capire se qualche telecamera possa aver immortalato i ladri o gli attentatori.
Nel tratto in cui si trova la centralina, ci sono le barriere antirumore. Per arrivarci, si deve percorrere parecchie centinaia di metri sulla massicciata o da via Marsala o da via Fermi. Quindi chi ha percorso quel tratto ha rischiato parecchio considerando che a quell’ora passano a tutta velocità treni merci. Comunque chiunque abbia fatto scoppiare l’incendio ha causato disagi molto consistenti ai viaggiatori di tutta la regione.