Trento: il sindaco brillo al volante paga una multa da 3.500 euro
Costeranno cari al sindaco Alessandro Andreatta i tre bicchieri di vino che gli sono valsi una denuncia per guida in stato di ebbrezza. Fermato dai carabinieri e risultato positivo all’alcoltest, il primo cittadino ha scelto la via del patteggiamento e pagherà 3.500 euro
TRENTO. Probabilmente non era nemmeno una preziosa bottiglia da collezionisti, ma certo è che i tre bicchieri di vino bevuti nella serata del 16 aprile, durante una cena tra amici, costeranno davvero cari al sindaco Alessandro Andreatta. Fermato dai carabinieri e risultato positivo all’alcoltest, il primo cittadino ha scelto la via del patteggiamento e, salvo sorprese, pagherà quei tre calici ben 3500 euro, oltre ovviamente alla parcella dell’avvocato.
Una richiesta, quella del patteggiamento, che ha garantito ad Andreatta - assistito dall’avvocato Antonio Divan - uno sconto di un terzo sulla “pena base” di 21 giorni di carcere e un ammenda di 1200 euro. Pena calcolata dal sostituto procuratore Giuseppe de Benedetto sulla base di precisi parametri che prendono in considerazione il livello di alcolemia rilevato, i precedenti, la gravità del reato e l’ora in cui è stato commesso. Un altro terzo di pena Andreatta lo ha poi “scontato” grazie alle attenuanti generiche, che la procura dà solo nel caso di frequentazione di corsi di recupero o di altre attività meritevoli.
E anche se il sindaco non frequenterà alcun corso, un’attività meritevole l’ha compiuta, decidendo di devolvere 500 euro all’Associazione italiana familiari e vittime della strada. Cifra che dev’essere aggiunta alla pena patteggiata: ai 500 euro di ammenda e ai 10 giorni di reclusione, commutati in 2500 euro. In tutto, insomma, 3500 euro. Fatti due conti, dunque, ogni bicchiere è costato ad Andreatta oltre 1150 euro. Oltre al salasso, inoltre, il sindaco sarà costretto a spostarsi a piedi o con l’autista visto che la patente sarà sospesa per sei mesi. Nei prossimi giorni, il dottor De Benedetto trasmetterà la documentazione al gip Marco La Ganga che, dopo averla esaminata, dovrebbe ratificarla e fissare l’udienza. Si chiuderà così una vicenda che tanto ha fatto parlare nelle ultime settimane, e ha avuto eco anche sugli organi di stampa nazionali, e che Alessandro Andreatta ha fin dal primo momento affrontato con grande serenità e signorile rassegnazione, ammettendo le proprie responsabilità. Atteggiamento di estrema correttezza, il suo, mantenuto sia con i carabinieri che l’avevano fermato per un controllo sia con l’autorità giudiziaria