Trento Fiere, tensione tra gli espositori
Lettera di alcuni di loro a Stanchina: «Rassicurazioni per continuare l’attività». Kaswalder: «Trasferiamo tutto a Riva»
TRENTO. Il futuro del nuovo polo espositivo di Trento continua a tenere in fibrillazione gli organizzatori di eventi fieristici che hanno scritto, chiedendo lumi a Claudio Alì, direttore generale di Patrimonio del Trentino, agli assessori comunali Roberto Stanchina e Paolo Biasioli e per conoscenza ad Elda Verones, direttrice dell’Apt Trento Monte Bondone Valle dei Laghi. Oggetto, “la sede 2019-2020 delle manifestazioni espositive di Trento”. Scrivono Dario Pedrotti di Trentino Arcobaleno; Milo Marsilli presidente di Keeptop Fiere; Cesare Bazzanella, titolare di Progema e Silvia Conotter de’ Il Trentino dei Bambini: «Abbiamo appreso che il nuovo polo espositivo di Trento non sarà pronto prima di 3 anni; l’assessore Biasioli ha dichiarato che il parcheggio di piazzale Sanseverino, luogo ipotizzato in passato per l'installazione di una struttura espositiva provvisoria, in attesa della realizzazione del nuovo polo espositivo, è irrinunciabile per la città. Per le informazioni in nostro possesso, parrebbe che la struttura di via Briamasco sarà disponibile solo fino alla fine del 2018. Alla luce delle molteplici rassicurazioni ricevute, circa la possibilità di garantire la continuità delle nostre manifestazioni, siamo a chiedere informazioni su dove queste potranno avere luogo nel 2019 e nel 2020».
Come spiega Milo Marsilli, di Keeptop Fiere «della missiva sono a conoscenza altri organizzatori; nella passata stagione avevo detto che, dopo le rassicurazioni dell’assessore Stanchina, mi sentivo più tranquillo per la prosecuzione dell’attività. Ma dovendo pianificare gli eventi per l’anno prossimo – quelli in calendario, compresa Idee BenEssere del 2, 3, 4 marzo sono già sold out – abbiamo bisogno di rassicurare le aziende. Nessuna battaglia con Riva del Garda ma la riaffermazione del bisogno di Trento di avere il suo Quartiere».
Cesare Bazzanella, titolare di Progema - con Mondo Donna in arrivo il 24 e 25 prossimi - aggiunge: «Non esiste una città capoluogo priva di quartiere espositivo che qui, invece, si trova a 40 km, senza collegamenti ferroviari ed autostradali. La garanzia di proseguire a Trento è ciò che chiediamo».
In attesa delle risposte da palazzo Thun, Apt e Patrimonio del Trentino, ad agitare gli animi, le dichiarazioni di Walter Kaswalder: «Trento offre esposizioni che per generosità definiamo minori, quasi cittadine o poco più, che non ha contatti e contratti internazionali (mentre Riva li ha) e che dovrebbe, per svilupparsi, cannibalizzare Riva del Garda. Ma non sarebbe invece il caso di concentrare denari, ricerca, pensiero e strategia per dare maggiore respiro al polo fieristico di Riva?». (c.l.)