Trento: «Donne, riprendiamoci la nostra dignità»

Domenica appuntamento in piazza Battisti: «No al paese del Bunga Bunga»


Jacopo Tomasi


TRENTO. In piazza per non essere il Paese del Bunga Bunga, ma un Paese civile e normale. In piazza per un'Italia che sappia rispettare la dignità delle donne e dei cittadini in generale. Anche il Trentino risponde presente in vista della manifestazione «Se non ora, quando?» che si svolgerà domenica 13 febbraio in oltre 100 città italiane. In provincia sono previsti due appuntamenti, entrambi alle 17: a Trento in piazza Battisti e a Rovereto in piazza della Posta. Dopo il sit-in silenzioso di una decina di giorni fa davanti al Commissariato del governo, la protesta non si ferma. Le donne hanno deciso di tornare in piazza anche per dimostrare il proprio disagio nei confronti dello scandalo sessuale che ha coinvolto il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e chiedendo le dimissioni del premier travolto dal Ruby-gate. Dal presidio silenzioso si passerà ad una manifestazione fatta di musica, teatro e poesia. Inizialmente era previsto un corteo con partenza dal Commissariato del governo e arrivo in piazza Battisti: ipotesi non consentita dal regolamento comunale che vieta i cortei in centro storico. Le organizzatrici, quindi, hanno deciso di ritrovarsi direttamente in piazza Battisti alle 17. Sul palco si esibiranno donne che potranno mostrare il loro talento in modo diverso da quello balzato agli onori della cronaca nelle ultime settimane. Ci saranno momenti di recitazione, musica, danza, lettura di racconti e poesie, riflessione. A mobilitarsi saranno le donne, ma la speranza è che in piazza scendano anche molti uomini. «Bisogna ripristinare la dignità nei confronti della figura femminile, ma dei cittadini in generale. Vogliamo un Paese nel quale si rispettino le persone e le regole», ha detto l'ex difensore civico Donata Borgonovo Re alla presentazione della manifestazione, che si annuncia "trasversale". «La dignità è un valore di tutti, al di là delle appartenenze politiche. Il nostro - ha ribadito - non è un discorso moralistico, ma prettamente politico e culturale. L'Italia è di fronte ad una svolta: o continuare ad essere il Paese del Bunga Bunga, oppure tornare ad essere un Paese civile e normale». L'invito a partecipare è esteso anche alle donne del Popolo della Libertà, anche se per ora nessuna ha aderito all'iniziativa. «Ci auguriamo che la base del centrodestra, donne e uomini, ci siano. Non è una questione di appartenenza, ma di razionalità, buonsenso e decoro», ha sottolineato la consigliera comunale Lucia Coppola. «Molte donne in questi giorni - ha affermato la giornalista Milena Di Camillo, che condurrà l'evento di domenica in piazza Battisti - stanno vivendo un disagio profondo, un triste ritorno al passato dopo anni di lotte. Nonostante tutto, non molliamo e scendiamo ancora in piazza».

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