Trento, cena sexy gay a SociologiaIl preside la vieta, gli studenti occupano

A destare scandalo il menù ricco di allusioni sessuali. Gli organizzatori hanno sfondato la porta: "Chi delegittima questi eventi legittima le azioni di chi pesta gay e lesbiche"


Jacopo Tomasi


TRENTO. Tornano le polemiche alla facoltà di Sociologia dell'università di Trento.

Il preside della facoltà, Bruno Dallago, ha cercato di vietare la cena-sexy organizzata nell'ambito della rassegna "Universinversi" sui temi dell'omosessualità, proprio nel giorno in cui la Corte Costituzionale respingeva il ricorso del trentino Enrico Oliari sui matrimoni gay.

Ma il tentativo del docente di bloccare l'iniziativa chiudendo a chiave l'aula non è andato a buon fine: gli studenti l’hanno rioccupata e sono andati all’attacco. «Chi delegittima questi eventi legittima le azioni di chi pesta gay e lesbiche».
 
L’anno scorso a scatenare le polemiche fu la porno-lezione di Betty. Quest’anno è stata la cena-aperitivo «Sex, food and revolution» all’interno dell’evento «Universinversi». Al centro dello scandalo il menù, ricco di giochi di parole provocatori. “Finocchi al rogo”, “Partigiana di melanzane antifascista”, “Triangolini queergasmici”, “Dita dell’orgasmista”. Così recitava il volantino che reclamizzava l’evento.

Quando il preside Bruno Dallago lo ha visto, ha cercato di bloccare la serata.  Ha fatto chiudere a chiave l’aula 13, al primo piano della facoltà, da tempo occupata dagli studenti di "Trento Anomala", luogo dove si sarebbe dovuta svolgere la cena.

 Non appena i ragazzi e gli organizzatori dell’appuntamento di «Universinversi» se ne sono accorti si sono recati dal preside per chiedere un chiarimento. Ne è nata un’accesa discussione. Alla fine, gli studenti hanno letteralmente scardinato e tolto la porta, ri-occupando l’aula.
 
«In questa facoltà bigotta - affermano i componenti del Tavolo Lgbq ed organizzatori di Universinversi - non si può pronunciare la parola “orgasmo”, non si può affrontare il tema della sessualità e non si può parlare di gay, lesbiche e trans in modo libero e diverso dal solito.

 Non si può essere critici con una Chiesa che mette sullo stesso piano la pedofilia e l’omosessualità. Purtroppo - continuano - certe cose vengono vietate solo quando ci siamo di mezzo noi di «Universinversi». Quel che è certo - concludono - è che la posizione del preside Dallago è pericolosa: la sua delegittimazione del nostro evento è di fatto la legittimazione di chi si sente in diritto di pestarci».
 
Il preside Dallago replica. «Questi ragazzi hanno realizzato un volantino infelice scambiando un menù con il programma di un convegno che poteva urtare delle sensibilità. L’aula 13 è occupata e non potevo vietare l’evento, ma certamente non l’ho autorizzato. La situazione dell’aula 13 va risolta al più presto, spero in modo ragionevole. La facoltà ha bisogno di spazi». Per la cronaca, la cena si è svolta regolarmente e ad assaggiare le discusse pietanze c’erano oltre 50 persone.













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