Trento, boom di ciclabili: in 10 anni 23 km in più
Lavori di ampliamento sia in centro che nelle frazioni, a breve si prevede di completarne altri. Si punta forte anche sul bike-sharing
TRENTO. Buone notizie per chi usa la bicicletta per i propri spostamenti quotidiani e per i cicloturisti che scelgono Trento: tra capoluogo e comuni limitrofi, le piste ciclabili sono in grande crescita. Secondo uno studio di Econometrica pubblicato negli ultimi giorni, tra il 2011 e il 2016 l’incremento è stato del 30,8%, per un totale di 14,1 chilometri. “A cui vanno aggiunti i lavori portati avanti fra il 2009 e il 2011 e dal 2016 in poi – racconta il Vicesindaco Biasoli – che sono anch’essi parte integrante del progetto per permettere ai ciclisti di fruire al meglio della rete urbana. Dai 41 km di nove anni fa siamo passati ai 64 dell’aprile 2018, implementando i percorsi destinati esclusivamente a chi sceglie la bicicletta, contribuendo anche a ridurre i pericoli e il numero di incidenti. L’amministrazione si era posta l’obiettivo di realizzare tre/quattro chilometri di nuove piste ciclabili ogni anno e fino ad ora la tabella di marcia è stata rispettata. Tra il 2012 e il 2013 la rete si è ampliata addirittura di cinque chilometri, passando da 49 a più di 54, ma ciò che mi preme sottolineare è che la crescita sia stata costante.”. Nell’ultimo decennio, gli interventi hanno coinvolto la zona di San Pio X, Via Maccani, la zona del Parcheggio Zuffo, il quartiere di Roncafort e, allargandosi anche al di fuori dei confini comunali, il collegamento con Lavis è stato potenziato. “Qualche operazione – prosegue il Vicesindaco – ha implicato semplicemente la “ristrutturazione” di tratti di pista preesistenti, mentre altri percorsi sono stati prima ideati e poi realizzati partendo da zero, sempre con lo scopo di facilitare i collegamenti fra le varie parti della città per chi si sposta sulle due ruote”. Viene poi sottolineata la volontà dell’amministrazione comunale di non fermarsi qui, ma di ampliare ulteriormente la rete ciclabile, operando soprattutto tra le frazioni: “I progetti che valutiamo per il futuro coinvolgono Ravina, Martignano, Mattarello e il collegamento fra Villazzano e Povo. Occorrerà ovviamente verificarne la fattibilità in termini economici, ma il piano è che entro alcuni anni anche questi si trasformino in realtà. Per quanto riguarda invece la città in senso stretto, gli interventi già finanziati per cui i lavori sono in corso proprio in questi mesi riguardano il collegamento delle Albere con la parte storica di Trento attraverso un sottopasso che verrà terminato entro il 2019 e una pista ciclopedonale che da Piazza Sanzio porterà al giardino della Predara. Un altro ambito su cui stiamo investendo è il bike-sharing, che in città sta assumendo un ruolo sempre più importanza. Una postazione per la condivisione delle bici si troverà nel nuovo parco di Roncafort – conclude Biasoli - una sarà in centro e un’ulteriore verrà installata a Trento nord, nei pressi dell’ex Sloi, riconvertendo tra l’altro un edificio fatiscente”.
Un ulteriore dato relativo all’utilizzo delle biciclette nella provincia è il numero di passaggi annui sulle piste ciclabili, in particolare a quelli delle tre stazioni di monitoraggio installate a Cadino, Lavis e Nomi lungo il percorso che costeggia l’Adige. Il conteggio avviene tramite l’utilizzo di fotocellule che tra l’altro sono in grado di distinguere i ciclisti dai pedoni, usando la velocità di marcia come discriminante. Nel 2017, la prima delle tre ha registrato circa 140000 passaggi, di cui 74000 nella prima parte dell’anno. Chi andava a piedi ha pesato per il 14%, mentre nel restante 86% dei casi si trattava di utenti in sella. Il dato per quest’anno è in leggero aumento, si attesta intorno alle 82000 presenze. A Lavis sono invece transitate 155000 persone complessive, 79000 fino a giugno, con un 74% di ciclisti. Nei primi sei mesi del 2018 i numeri sono calati, seppur di sole 12000 unità, e ci sono stati 67000 passaggi. Per quanto riguarda invece il comune a sud di Trento, nel 2017 ben 242000 persone (di cui il 15% erano pedoni) hanno utilizzato la ciclabile, 130000 nella prima metà dell’anno. Fino a giugno 2018 invece i transiti sono stati 127000.