Trento, bimbo di 5 anni muoresoffocato da un boccone

Damian Castellano, di Roma, era in vacanza con i nonni a Terzolas in Val di Non. Non si è più svegliato dal riposino pomeridiano dopo il pranzo alla festa campestre. Inutili i tentativi di rianimazione



TRENTO. L’hanno trovato i nonni, immobile nel suo lettino, cianotico. Un rigurgito di cibo lo ha soffocato mentre faceva il riposino pomeridiano dopo il pranzo alla festa campestre. È morto così Damian Castellano, 5 anni di Roma, mentre trascorreva felice le vacanze a Terzolas, a casa dei nonni in Trentino, insieme al fratellino Gabriel. Era arrivato in val di Sole da venti giorni.

Il primo a soccorrerlo è stato nonno Aristide. Poi il medico rianimatore del 118, portato sul posto con l’elicottero, ha proseguito per 45 minuti il massaggio cardiaco. Non è servito a strappare Damian alla morte. «L’ho capito appena l’ho visto, che non c’era più niente da fare», racconta il nonno tra le lacrime.

Dall’inizio di luglio Damian e Gabriel, di 5 e 3 anni, erano a casa dei nonni materni in val di Sole per trascorrere l’estate in montagna, lontani dal caldo di Roma. Al mattino all’asilo estivo di Malé, il pomeriggio di giochi. Mamma Lorenza e papà Ciro, impegnati con il lavoro, li avrebbero raggiunti a fine mese.

Quella di ieri era stata una giornata come tante altre, una domenica di sole cominciata alle 10.30, quando i nonni hanno portato i nipoti al parco giochi di Pellizzano. Poi hanno deciso di rimanere a pranzo alla festa del paese.

I bambini erano contenti, hanno mangiato e si sono divertiti. Verso le 13.30 il rientro a Terzolas, in via Stablum. Come ogni giorno i due piccoli sono stati messi a dormire: Gabriel nel lettone dei nonni, Damian nella stanza a fianco. Nessuno si è preoccupato che alle quattro dormisse ancora, riposava sempre alcune ore.

Verso le 16.30 la nonna Maria entra nella camera per controllare, ed è allora che si rende conto che è successo qualcosa di grave: Damian è sul letto, immobile, non risponde, è freddo, il viso cianotico, le labbra blu. Maria chiama il marito, che presta il primo soccorso e chiama il 118. Si accorge che il bambino ha qualcosa in bocca, forse una buccia di peperone.

Tenta di liberarlo. In pochi minuti a Terzolas atterra l’elicottero di Trentino Emergenza, ma per Damian, nonostante i tentativi del medico rianimatore, non c’è più niente da fare. La notizia della tragedia si diffonde in paese, dove tutti conoscono Aristide e Maria Decarli e la loro figlia Lorenza, che pure vive da anni a Roma. È un dramma straziante che non trova risposte.

Alle 20 il corpo di Damian esce dalla casa dei nonni, il magistrato ha disposto che venga eseguita l’autopsia. La mamma ha saputo mentre era in Sicilia per lavoro, ha raggiunto il marito a Roma e insieme si sono messi in viaggio verso la val di Sole. Il viaggio più straziante, per andare a riprendere il loro bambino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano