Trento, bimba di 3 anni in comaHa mangiato pezzi di deodorante
La piccola è stata trovata dai nonni con la schiuma alla bocca: aveva ingoiato pezzi di deodorante per ambiente a forma di trifoglio. Ricoverata in gravi condizioni all'ospedale
LEDRO. Una bimba di 3 anni è in prognosi riservata all’ospedale di Trento. La mamma l’ha trovata nel suo lettino priva di conoscenza e con la schiuma alla bocca: con ogni probilità ha inghiottito pezzi di un deodorante per ambiente in gel, dalla invitante forma di trifoglio, che è riuscita a raggiungere quando la nonna l’ha lasciata sola per il riposino pomeridiano.
L’incidente è accaduto nel primissimo pomeriggio. La piccola, secondogenita di una famiglia molto conosciuta nella zona, era dai nonni. Che dopo pranzo l’hanno messa a letto, come ogni giorno.
Quasi due ore dopo, verso le 14 e 30, è arrivata la mamma per svegliarla e l’ha trovata in stato di incoscenza, in preda alle convulsioni. Dalla bocca le usciva della schiuma. Vicino al letto, dei pezzi di gel colorato: con ogni probabilità, anche se non c’è ancora una conferma ufficiale da parte dei medici, la causa dell’avvelenamento. Si tratterebbe di un comune deodorante per ambiente.
Profumato e dalla consistenza e colorazione accattivamente, potrebbe avere attirato la piccola nei pochi minuti prima di prendere sonno, quando era ancora sveglia e senza la presenza di nessun adulto che la vigilasse.
I genitori hanno raccolto i pezzi di quel deodorante e si sono precipitati con la piccola all’ospedale di Arco. Da dove i medici hanno immediatamente mandato la piccola a Trento con l’elisoccorso: troppo delicata la situazione per poter intervenire in pronto soccorso con le consuete procedure per i casi di intossicazione o avvelenamento.
A Trento i medici stanno svolgendo tutti gli accertamenti possibili, assieme a terapie ancora generiche.
La piccola rimane in coma e la prognosi è riservata. A preoccupare è soprattutto il tempo trascorso tra la probabile ingestione del veleno e l’intervento dei sanitari. Ore durante le quali il veleno ha potuto agire. Inoltre fino alla tarda serata non c’erano certezze sulle caratteristiche tossiche del materiale ingoiato dalla piccola.