il decreto

Trento, assieme alle caldarroste torna il brulè: lo ha deciso il Tar

Accolta la richiesta di sospensiva contro le limitazioni decise dal Comune per le casette di via Calepina e via Oss Mazzurana: fino al 9 gennaio si potrà anche bere



TRENTO. Il vin brulè torna nelle casette della caldarroste in via Calepina e in via Oss Mazzurana. Così ha deciso il Tar di Trento che ha accolto la richiesta di sospensiva relativamente alle decisioni del Comune di Trento. Decisioni che vietavano, appunto, la vendita di vin brulè limitando l’attività commerciale alle sole caldarroste.

Il ricorso, per conto dell’azienda di Sant’Orsola che è concessionaria delle due storiche casette, è stato presentato dagli avvocati Costantini e Degaudenz.

Il punto focale per gli avvocati (e la tesi è stata accolta anche del decreto dei giudici amministrativi) è che «il contesto attuale, anche in ragione dell’avanzamento della campagna vaccinale e la conseguente attivazione dello strumento del green pass, risulta meno severo di quello precedente, ed in ogni caso (e ciò in particolare rileva nella presente sede) non vigono, allo stato, disposizioni che vietino le consumazioni all’aperto».

Non ci sono limitazioni, questa la tesi,. e quindi oltre alla caldarroste si può vendere anche il brulè.

«Prova ne sia – spiegano ancora i legali nel ricorso –  che è stato regolarmente attivato il Mercatino di Natale di Piazza Fiera, che ospita alcune casette nelle quali viene somministrato vin brulè; la medesima bevanda viene altresì somministrata, su suolo pubblico, in molti altri esercizi del centro storico».

Fin qui il ricorso che, come detto, è stato accolto nella forma, per ora, della sospensiva. Con queste motivazioni.

«Pare evidente – si legge nel decreto – che se la motivazione fondamentale dei provvedimenti dovesse risiedere nella necessità di evitare assembramenti di persone tali da costituire pericolo per la diffusione del contagio, non è dato di comprendere il motivo per cui la vendita delle sole caldarroste risulterebbe in tal senso tollerabile rispetto a quella temporaneamente aggiuntiva, presso il medesimo esercizio commerciale, del vin brulè».

E ancora «risulta regolarmente attivato in prossimità dei suoi stessi esercizi il Mercatino di Natale di Piazza Fiera, il quale per l’appunto include anche alcune casette nelle quali viene somministrato vin brulè».

Quindi il vin brulè potrà tornare ad essere venduto delle casette del centro storico fino al 9 gennaio e l’udienza colleggiale è stata fissata per il 13. 













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