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Trento, aperto il nuovo hub vaccinale di viale Verona

Ferro (Apss): ospiterà tutte le vaccinazioni, non solo contro il Covid ma anche influenze e Hiv

LE IMMAGINI: Ecco la nuova struttura in funzione


di Claudio Libera


TRENTO. "Grande soddisfazione per noi Azienda sanitaria iniziare oggi le vaccinazioni in questo nuovo hub, che negli anni a venire sarà utilizzato - come altre sedi sul territorio - per le vaccinazioni non solo contro la pandemia ma pure di tutte quelle che si renderanno necessarie". Intendendo zecche, influenze, Hiv. 

Con l'eccezione della fascia 0-2 anni, che resterà nella palazzina D del Centro servizi sanitari viste le esigenze particolari legate all'età. Resterà la modalità "drive through" ("Quella che garantisce la possibilità di coprire numeri importanti e la maggiore elasticità" ha detto il direttore generale Apss Antonio Ferro) per tutte le vaccinazioni per le persone di età superiore agli 11 anni, ma il centro vaccinale può disporre di una struttura coperta di 270 metri quadrati dove potranno essere realizzati all'occorrenza (anche per esigenze meteorologiche) dei box per espletare le operazioni.

Trento, ecco il nuovo centro vaccinale di viale Verona

Inaugurato dopo la chiusura dell'area San Vincenzo dove si terrà il concerto di Vasco Rossi (foto di Claudio Libera)

A presentare la nuova struttura (in affitto per ora fino a fine anno) il presidente della Provincia Maurizio Fugatti, l'assessora provinciale alla salute Stefania Segnana, la direttrice dell'Unità operativa di igiene e sanità pubblica, Maria Grazia Zuccali, la direttrice del dipartimento infrastrutture dell'Apss, l'ingegnera Debora Furlani

La scelta di un'area privata - ha spiegato l'ingegnera Furlani - è stata fatta dopo una verifica degli spazi pubblici. Il nuovo centro vaccinale è stato ritenuto funzionale, non solo per le esigenze logistiche del personale, ma anche per l'accessibilità per mezzi privati, bus, pedoni e biciclette.

"La soluzione organizzativa che presentiamo oggi è in linea con quanto sta accadendo: siamo ormai lontani dai numeri che le vaccinazioni di massa, da noi sostenute, hanno prodotto; ci auguriamo di aver imboccato la strada di una gestione più "ordinaria" dell'emergenza", ha commentato il presidente Maurizio Fugatti. "Confidiamo che questa scelta sia apprezzata dall'utenza - ha detto invece l'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana - anche perché non nasce solo come risposta al covid ma in generale a tutte le vaccinazioni consigliate a minori e adulti". 













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