NAVE SAN FELICE. Basta con il rumore dei treni a Nave San Felice e Maso Callianer. I residenti non possono più aspettare: proteste, raccolte firme e ora anche un'interrogazione in consiglio provinciale presentata dal consigliere Mauro Ottobre contro il termine per l'installazione delle barriere antirumore prevista solo per il 2019. Troppo tardi, anzi: un ritardo in violazione delle normative mentre i residenti - scrive Ottobre - sopportano rumori fuori regola.

«Tutti i rilevamenti acustici fatti dall'agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente - si legge nell'interrogazione - hanno evidenziato che non esiste un solo tratto della ferrovia in regola con la normativa sull'inquinamento acustico nella zona insistente sui centri abitati sopra elencati».

Una violazione che secondo il consigliere autonomista non è limitata al passaggio sporadico di qualche convoglio, ma avviene costantemente lungo tutte le 24 ore. E poi alcuni dati - citati nel documento - relativi al traffico sulla linea ferroviaria del Brennero, passato dai 130 convogli del 1999 a 234 nel 2010 rendendo costante la rumorosità sull'intero arco delle 24 ore.

Una situazione destinata a peggiorare: «Ci si può immaginare quindi - scrive Ottobre - il rapido aggravamento della situazione, già di fatto insopportabile e fuorilegge. L'entità del disagio, creato a Nave San Felice e Maso Callianer è sottolineato anche dalle petizioni popolari inviate al Comune di Lavis, con la raccolta copiosa di firme degli abitanti che chiedono un intervento urgente. Purtroppo il progetto nel suo insieme prevede che i lavori debbano essere intesi nel loro insieme e che procederanno da sud verso nord, rinviando l'intervento presso le zone di Nave San Felice e Maso Callianer a non prima del 2019 in totale violazione della normativa attualmente vigente».

Ecco quindi la richiesta alla Provincia di modificare l'accordo con le Ferrovie per anticipare i lavori di protezione dall'inquinamento acustico.