TRENTO

Tredici mesi di reclusione ai due finti corrieri arrestati in centro

Erano saliti da Napoli con un furgone pieno di divise di varie ditte di spedizione 



TRENTO. Processo per direttissima e patteggiamento a un anno, un mese e 10 giorni di reclusione (uno ai domiciliari, l'altro in carcere) per i due finti corrieri napoletani arrestati mercoledì dalla Squadra mobile di Trento. Raffaele Angri e Carmine Caputo, rispettivamente di 38 e 32 anni, entrambi pregiudicati (ieri difesi dagli avvocato Andrea de Bertolini e Sara Morolli) si erano presentati in un negozio del centro, vestiti come corrieri di una notissima ditta di spedizioni, per ritirare merce che era stata consegnata circa 10 prima. "Crediamo di esserci sbagliati - aveva spiegato al telefono ad una commessa un sedicente dipendente della ditta stessa - e manderemo qualcuno a ritirarla".

E così, poco dopo, erano arrivati Angri e Caputo. Ma si trattava di una truffa e i due finti corrieri, ritirati gli 11 colli del valore complessivo di 13.500 euro, li avevano caricati sul furgone senza nemmeno attendere che il personale del negozio potesse completare le verifiche del caso sulla documentazione. Poi si erano allontanati in tutta fretta.

 La fuga dei due campani era durata poco perché,in piazza Pasi, erano stati intercettati, fermati e arrestati dalla Squadrda mobile di Trento. Ieri, nel corso del processo, è emerso che i due campani erano saliti appositamente da Napoli a bordo di un furgone in cui sono state trovate divise e cartellini di riconoscimento di numerose società di spedizioni.

Chiaro segno che si tratta di personaggi preparati e attrezzati, probabilmente parte di quell'organizzazione che, negli ultimi tempi, contando anche sulla collaborazione di "talpe" all'interno delle ditte di spedizione, ha messo a segno colpi analoghi in tutta Italia. Per i due giovani anche il divieto di tornare a Trento per i prossimi tre anni.













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