Tre bolzanini morti assiderati sulle Alpi svizzere
Le vittime: Marcello Alberti, la moglie Gabriella Bernardi ed Elisabetta Paolucci. Erano tutti esperti: in tutto sono sei i morti accertati. LE FOTO. Tre amici, una passione comune - LA STORIA. Il sogno di Betti: "Parto per la mia grande avventura" - LE FAMIGLIE. Il fratello di Elisabetta: "Ho saputo da internet" - IL SOPRAVVISSUTO. Tommaso Piccioli: "Non era una gita da fare: sono vivo perché ho pensato a mia moglie" - LA QUARTA VITTIMA ITALIANA. Mario Castiglioni, guida alpina comasca. "Era un super esperto" - L'OPINIONE. Messner: "Con quella tempesta non hai scampo"
BOLZANO. Ci sono anche tre altoatesini tra le vittime della tragedia sulle Alpi Svizzere, nel Canton Vallese, dove sono morti assiderati in tutto sei alpinisti e altri quattro sono rimasti feriti in modo molto grave. Sotto choc la Bolzano dell’alpinismo, dove erano conosciutissimi, tutti soci del Cai di Bolzano.
Si tratta di Elisabetta Paolucci, insegnante, e di Marcello Alberti (53 anni) e Gabriella Bernardi (53 anni), marito e moglie. Alberti era un noto commercialista, lavorava nello studio fondato dal padre. Gabriella Bernardi era una manager, responsabile delle risorse umane della Thun. Fino a ieri sera non si avevano notizie di Tommaso Piccioli, amico dei tre bolzanini, che pure faceva parte del gruppo sulle Alpi Svizzere. Oggi si è appreso che sta bene: è riuscito a salvarsi restando in continuo movimento e parlando con chi poteva per non assopirsi. Ha assistito impotente alla morte degli amici.
Tra le vittime anche Mario Castiglioni, 59 anni, guida alpina comasca.
Facevano parte di un gruppo di alpinisti che stava affrontando la Haute Route Chamonix-Zermatt, l’allarme che ha dato il via alle operazioni di ricerca è stato lanciato verso le 6:30 dal responsabile della capanna Vignettes, il rifugio dove il gruppo di alpinisti non è mai arrivato. Sette elicotteri sono stati mobilitati, insieme a medici e guide alpine, dispiegamento che ha permesso una localizzazione rapida del gruppo.
Al momento del ritrovamento, uno degli alpinisti era già deceduto, probabilmente a seguito di una caduta, e tutti gli altri membri del gruppo erano in gravi condizioni, dovute all’ipotermia. Tutti gli alpinisti sono stati quindi trasportati d’urgenza in ospedale, dove cinque di loro sono morti poco dopo l’arrivo. Tra i sopravvissuti, ancora critiche sono le condizioni di cinque membri del gruppo.
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