Tra Arco e Riva sempre in colonna
Presentati i dati sulla mobilità: fra i due centri 50 mila passaggi al giorno
ARCO. Il collegamento con la Vallagarina rimane tra le urgenze della rete viaria altogardesana ma prima di mettere in moto le ruspe e partire con lo scavo sarebbe meglio affrontare e risolvere i nodi interni. I sondaggi propedeutici alla stesura del Pum, infatti, hanno evidenziato due punti assolutamente critici: il traffico fra Arco e Riva e quello proveniente da nord.
A dirla tutta i tecnici della Netmobility srl di Verona, a cui l'amministrazione comunale ha commissionato la redazione del piano urbano della mobilità, non hanno certo scoperto l'acqua calda. Un conto, però, sono le sensazioni che ognuno di noi può avere e trarre dal proprio vissuto quotidiano, un altro sono i dati scientifici spiattellati nero su bianco e che derivano da sondaggi condotti sul campo, in diversi orari della giornata e in svariati punti sparsi sul territorio.
Nella serata organizzata a Palazzo Panni dall'assessore alla mobilità Roberto Bresciani è stata fatta una veloce ma esaustiva panoramica dei risultati delle indagini condotte, nei mesi scorsi, dalla società di consulenza scaligera. Un passaggio obbligato sulla strada della progettazione vera e propria del Pum, che porterà alla trasformazione - sostanziale, se non addirittura radicale - della viabilità arcense.
L'appuntamento è servito agli amministratori ma soprattutto ai tecnici per raccogliere suggerimenti, indicazioni e lamentele da parte della cittadinanza. A tal proposito è stato consegnato agli interessati un questionario da restituire in questi giorni all'Urp. La prossima settimana toccherà ai politici e a seguire vi saranno altre riunioni con le categorie economiche e quindi con i comitati di partecipazione. Al termine di questo processo partecipativo si tireranno le somme e si passerà alle vie di fatto.
L'intenzione dell'assessore Bresciani e del sindaco Paolo Mattei è di arrivare a presentare il nuovo piano della mobilità a novembre o al massimo entro la fine dell'anno. L'importanza del tema ha portato a Palazzo Panni una buona presenza di pubblico. Nelle sollecitazioni emerse dalla platea abbondante spazio ha trovato la preoccupazione di alcuni esercenti del centro in merito alla chiacchierata chiusura di via della Cinta.
Tutti d'accordo, invece, sulla filosofia che sta alla base del progetto e che punta ad alleggerire il carico veicolare che ancora oggi insiste su Arco (la circonvallazione ha dimezzato i passaggi ma non è riuscita ad eliminare del tutto il traffico parassitario). In tal senso si è espresso anche il leader dell'opposizione consiliare Mario Morandini, presente in sala alla stregua del presidente degli artigiani trentini Roberto De Laurentis. Entrando nello specifico, dall'analisi dei flussi del traffico è emerso che tra Arco e Riva, in un giorno feriale medio, nel mese di luglio, sono stati contati 50 mila veicoli di passaggio sulle tre direttrici (via S.Caterina, S.Giorgio e Romarzollo) mentre quelli provenienti da Dro hanno superato le 21 mila unità. Ciò avrà inevitabilmente un riflesso quando si tratterà di tradurre in azioni concrete i dati fin qui raccolti.