Tione, la villa si trasforma in nido
La struttura affittata dal Comune va adattata (entro l’anno) alle esigenze di maestre e bimbi
TIONE. Sarà più problematico del previsto per l’architetto Lara Locatelli, di Riva del Garda, incaricata dal Comune della messa a norma di Villa Pellegrini, futura sede dell’asilo nido di Tione, rispettare tempi (fine dicembre) e budget di 250 mila euro: 140 mila per lavori a base d’asta e arredi e 110 mila per somme a disposizione.
La villa in questione, affittata per 12 anni dal Comune per il trasferimento del nido per bambini (ora in viale Dante nel condominio Plazze), è molto bella, ma poco funzionale allo scopo.
E poi ci sono le prescrizioni imposte dal locatario, la «Fondazione Centro Piovanelli e Maria Roberta Pellegrini», beneficiaria del lascito di Giuseppe Pellegrini. Prescrizioni che rendono più complessa del previsto l’operazione.
La disposizione interna della villa, con parco annesso e di fabbricazione recente, è strutturata come una casa residenziale.
«I proprietari – ha confermato l’assessore Roberto Zamboni in consiglio comunale - non ammettono che interventi minimali. Le pareti interne della villa e i servizi, piuttosto scomodi per una struttura al servizio di maestre e bambini in tenera età, potranno subire solo piccoli cambiamenti, lasciando inalterata la struttura originaria».
Un vincolo che crea difficoltà: sia progettuali, che esecutive. C’è poi la parte normativa: spetta al Comune mettere a norma la struttura e avallare le necessarie variazioni tecnico-amministrative.
Durante l’ultimo consiglio comunale, gli interventi in deroga hanno trovato puntuale accoglimento con i soli voti della maggioranza. Ora, dal progetto preliminare predisposto dall’architetto Locatelli, si passerà alla fase esecutiva. Che, proprio in virtù delle richieste e delle indicazioni comunicate dai proprietari, vedrà l’ampio uso di pareti in cartongesso e di arredi su misura. L’intervento, entro fine anno, dovrebbe comunque permettere il trasferimento dell’asilo, che, grazie ai nuovi spazi (la villa è sviluppata su più piani, compresi due interrati e necessita anche di un impianto elevatore), potrà ospitare 35 bambini nelle due fasce d’età previste: dai 3 ai 18 mesi e dai 18 ai 36 mesi.
Per mettere a norma l’edificio, è necessaria anche una deroga per il cambio di destinazione d’uso: da residenziale a uso prevalentemente pubblico, dal momento che alcuni locali al piano terra rimarranno a disposizione della proprietà.
Il canone di affitto concordato con la Fondazione è di 21.600 euro all’anno. Al termine della concessione in affitto, la proprietà accetterà lo stabile con le modifiche apportate, senza pretendere il ritorno alle condizioni originarie.
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