Tione, cantiere selvaggio in centro

Tra le vie 3 Novembre, Pinzolo e del Foro sono 6 i lavori in corso. La presidente dei commercianti: «Ora bisogna chiuderli»


di Ettore Zini


TIONE. Turisti pochi, ma cantieri tanti. Per Tione la stagione turistica, come del resto per tantissimi centri della valle, non si è aperta sotto i migliori auspici.

A vivacizzare le strade del capoluogo giudicariese sono però i numerosi cantieri sul viale principale. Luglio, a detta dei commercianti, dovrebbe essere indenne da “lavori in corso”. Ma, anche quest’anno, il viale centrale è un formicaio di imprese edili in piena attività, che rendono problematico non solo il traffico automobilistico, ma anche il passaggio dei pedoni. Due i cantieri in via 3 Novembre, tre in via Pinzolo, uno in via del Foro. Un vero e proprio percorso a ostacoli che tutti si augurano, possa essere eliminato almeno entro la metà del mese, quando la stagione entrerà nel vivo.

Dopo un avvio in sordina, l’amministrazione sta spingendo sull’acceleratore per ultimare, lungo l’asse principale, il restringimento dei marciapiedi. E così le vie del centro sono movimentate da mezzi meccanici e operai, intenti ad ultimare i lavori per una viabilità più agevole, da via Pinzolo a piazzetta Stefanini. Lo storico viale di Tione era troppo stretto per il passaggio simultaneo di due autovetture. Non di rado automobilisti, poco accorti, ci rimettevano gli specchietti retrovisori. Ecco dunque che all’annoso problema, l’amministrazione ha rimediato con il più classico uovo di Colombo: vuoi allargare la strada? Basta stringere i marciapiedi. E così, in men che non si dica, con micro appalti calibrati, per permettere l’affido diretto a ditte di fiducia, il Viale sta cambiando volto.

L’intervento, finanziato interamente con fondi propri (l’ultimo appalto per 57 mila euro è stato affidato alla ditta Svs Sommadossi di Tione), prevede la riduzione dei marciapiedi, e quindi l’allargamento della carreggiata, di 30 centimetri. La corsa ora è contro il tempo. E, le lamentele cominciano ad affiorare. Finora, nonostante i disagi procurati, non ci sono state lagnanze particolari. Ma più passa il tempo, più emerge il disagio, soprattutto degli addetti al commercio. Il primo a muovere obiezioni, peraltro inascoltate, sulla pericolosità di quei lavori che non prevedono chiusure al traffico, ma gimkane di auto e pedoni, è stato il consigliere di minoranza Maraner. Quesiti, a cui l’assessore alla viabilità Luca Scalfi aveva risposto sostenendo che erano proprio gli esercenti a non volere strade chiuse per i lavori. Ora, a stagione già avviata, tutti però auspicano la chiusura dei cantieri al più presto. La stagione turistica incombe e, oltre alle imprese di costruzioni, hanno diritto di lavorare anche i negozianti. A far sentire la sua voce è anche Mery Pollini, neo presidente della locale associazione di categoria. Anche lei, non ha dubbi: le opere realizzate erano indispensabili per il paese. «Ma, adesso che l’estate è qui, bisogna sgomberare le strade e lasciare spazio a chi vive di commercio e turismo. Tanto più, che si sta approntando un calendario di iniziative – annuncia – che prevedono orari non stop fino alle 23, e la chiusura del Viale dalla Esso fino al bar Vecchia Tione. Ma non per lavori in corso».













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