Terremoto, chiesa ancora chiusa

Il parroco di Avio: stiamo lavorando al progetto per consolidare la volta



AVIO. Sono passati due mesi e mezzo dalla forte scossa di terremoto che aveva colpito la Bassa Vallagarina. E uno degli edifici maggiormente lesionati è stata la chiesa di San Nicolò a Vo' Sinistro. Da allora, dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, l'edificio religioso è stato chiuso con un'ordinanza del sindaco Sandro Borghetti. Per la celebrazione della messa i fedeli si ritrovano così in una stanzetta dalla canonica.

Qual è l'entità stimata dei danni alla chiesa? Quali pareri sono stati richiesti alle autorità provinciale per procedere agli interventi di consolidamento e di restauro? Quando si prevede di dar luogo a tali interventi e quando è prevista la riapertura ai fedeli della chiesa? Questi gli interrogativi posti dai consiglieri provinciali della Lega Nord in un'interrogazione presentata al presidente Lorenzo Dellai.

Con il terremoto sono caduti dalla volta alcuni calcinacci, in particolare sopra il portone d'ingresso e sopra un altare lateriale sinistro. E ad oltre due mesi dal sisma la chiesa non è stata ancora messa in sicurezza. «Al progetto di risanamento della chiesa - spiega il parroco don Gianpaolo Tomasi - presentato in estate ora lo studio dell'architetto Mazzucchi sta lavorando per un'integrazione dopo i danni provocati dalle scosse di ottobre. Un intervento che prevede l'utilizzo di fibre di carbonio per consolidare la volta. Dopo Natale ho avuto un incontro con il sindaco e con il responsabile dei vigili del fuoco per capire come intervenire presso gli uffici provinciali sulla base anche della perizia dei vigili di Trento. Al più presto verrà presentato il progetto di restauro e speriamo di ottenere l'autorizzazione e i finanziamenti da parte della Provincia per poter finalmente dare il via ai lavori di consolidamento.













Scuola & Ricerca

In primo piano